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Polemiche per il Giffoni Film Festival 2022: invitato il professor Alessandro Orsini. La replica

alessandro orsini carta bianca

Alessandro Orsini è stato invitato al Giffoni Film Festival 2022, una decisione che fa discutere.

Non soltanto attori, attrici, influencer e cantanti molto amati dal pubblico dei giovanissimi saranno presenti al Giffoni Film Festival 2022, in programma a Giffoni dal 21 al 30 luglio prossimi. Gli organizzatori dell’evento hanno infatti deciso di invitare anche Alessandro Orsini, direttore dell’Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale dell’Università LUISS di Roma.

Chi è Alessandro Orsini

Il docente, laureato in Sociologia presso l’Università La Sapienza di Roma, è stato uno dei personaggi più chiacchierati dell’anno in tv per le sue posizioni pro Putin (e non solo) che ha presentato senza troppi filtri a Carta Bianca, la trasmissione politica da Bianca Berlinguer.

Il professore è stato più volte invitato nel programma di Rai Tre per commentare gli ultimi svilippi sulla guerra in Ucraina, scoppiata nel paese dell’est dopo l’invasione della Russia di Vladimir Putin.

Orsini è sempre stato presente in trasmissione (e non solo dalla Berlinguer) come rappresentante di un certo tipo di pluralismo, a fronte di un’opinione pubblica che è chiaramente profondamente avversa a Putin e al suo operato.

Orsini, tra le altre cose, ha dichiarato che “i bambini ai tempi di Mussolini erano felici” frasi che hanno comprensibilmente scatenato malumori e spinto in molti a cacciare il docente universitario da qualunque altra trasmissione in diretta.

Le polemiche e la replica degli organizzatori

Subito dopo l’annuncio, il nome di Orsini è subito entrato nelle tendenze di Twitter Italia, con decine di tweet che critiicavano il festival che da sempre si pone come obiettivo quello di dare alle nuove generazioni messaggi positivi e costruttivi.

Fra i tweet più critici, giusto per fare un esempio, quello dell’ex sindacalista Marco Bentivogli, che ha scritto: Ma un po’ di vergogna? chiamate Lavrov direttamente. Attendiamo ancora di capire perché Eni gli finanziava l’osservatorio”.

Il dubbio, forse lecito, è che Giffoni abbia preso questa scelta consapevole che avrebbe attirato su di sé molte attenzioni. Come effettivamente è stato. Rispetto alle critiche, in ogni caso, gli organizzatori sono stati molto chiari:

Giffoni è un territorio libero. Dove il pensiero è libero. Dove tutti sono liberi di esprimere le proprie opinioni. Abbiamo trattato temi sensibili coinvolgendo le diverse opinioni e ragioni e mettendole a confronto in un campo aperto e al di fuori di ogni preconcetto. Questo è Giffoni da cinquantadue anni. Questo è il nostro più grande valore. Tutti i temi più delicati e di stretta attualità sono vissuti nella più assoluta libertà di opinione e di espressione dalla gioventù che compone la nostra sezione Giffoni Impact. Bisogna guardare il nostro programma con attenzione, leggerne l’intera l’architettura e le sfumature. Vi invito a farlo perché troverete equilibrio, qualità e pluralità di opinione.