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Manovra, Martina (Pd) "È profondamente ingiusta"

Maurizio Martina segretario Pd

La nota di aggiornamento del Def arriva alle camere. Il segretario del Pd, Maurizio Martina, l'ha definita una manovra "ingiusta". Draghi preoccupato

“Questa manovra è profondamente ingiusta, spende miliardi di euro senza avere in testa imprese e famiglie”. Ha commentato così il segretario del Partito Democratico, Maurizio Martina, la nota di aggiornamento al Def del governo. “In questi cento giorni al governo hanno fatto ampiamente disastri dimostrando di non saper gestire neanche l’emergenza come per Genova”. Normale che l’opposizione si scagli contro la manovra del governo. Ma anche Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea, mercoledì è andato in visita al Quirinale per incontrare il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ed esprimergli le sue preoccupazioni. Secondo Draghi, nel governo italiano “C’è una forte sottovalutazione del contesto nel quale si sta scrivendo la manovra”.

Le perplessità di Mario Draghi sulla manovra

Il presidente della Bce sarebbe preoccupato per le valutazioni imminenti delle agenzie di rating, che potrebbero declassare l’Italia con conseguenze negative sulla vendita di titolo di stato e lo spread. Per di più, il mandato di Mario Draghi andrà a scadenza alla fine del 2019. E il piano di acquisto dei titoli di stato, detto Quantitative easing, finirà alla fine di quest’anno. Il tutto in contesto internazionale dove rischia di aggravarsi sempre di più la guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina. Secondo le ricostruzioni fornite dal quotidiano La Stampa, “la scommessa dell’ala più radicale della maggioranza sbaglia bersaglio: più che l’atteggiamento delle istituzioni Ue, l’Italia deve temere il declassamento da parte delle agenzie di rating” che potrebbe arrivare a fine ottobre e “provocare danni incalcolabili, moltiplicando la sfiducia sui mercati”.