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Elezioni, Di Maio: cabine trasparenti contro voto di scambio

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Di Maio considera "fantastica" la proposta di legge che introdurrà cabine e urne trasparenti nei seggi elettorali per evitare il voto di scambio.

“Speriamo di fare presto”. E’ con questo auspicio che Luigi Di Maio in una diretta Facebook conferma la volontà di far approvare al più presto la proposta di legge contro il voto di scambio politico-mafioso. Al centro del provvedimento la modifica della forma delle cabine che dovranno essere trasparenti così come le urne che conterranno le schede.

Nuove cabine e regole per il voto

“Così se uno fotografa la scheda lo fotografi e lo denunci” ha sottolineato il vicepremier ai suoi follower. La nuova cabina avrà sempre tre lati ma quello aperto sarà rivolto verso gli scrutatori. Ovviamente, c’è già chi teme che in questa maniera il voto sia un po’ meno segreto. Le urne trasparenti serviranno invece fondamentalmente a verificare che all’interno non ci siano schede prima dell’inizio delle votazioni. La proposta di legge ha già avuto il via libera dalla Camera dei deputati ed il testo attende ora il voto definitivo al Senato.

Prima firmataria del provvedimento è la deputata pentastellata Dalila Nesci che assicura: “Con queste modifiche andremo verso elezioni più trasparenti e sicure. Dobbiamo fare in modo – spiega – che i cittadini abbiano più fiducia nella politica, soprattutto nel modo in cui si svolgono le votazioni”. Novità anche per la scelta degli scrutatori e per il ruolo di presidente di seggio. Le nuove norme “garantiranno un procedimento preparatorio elettorale più aperto e trasparente. – precisa Nesci – Ad esempio, gli scrutatori saranno sorteggiati da un albo anche tra i disoccupati, mentre i presidenti e segretari di seggio non potranno più essere scelti tra i condannati per gravi delitti o tra i parenti dei candidati”.

Inoltre, il presidente di seggio “non potrà essere scelto per più di due volte, deve avere un’età inferiore ai 70 e un titolo di studio non inferiore al diploma di scuola secondaria” specifica invece Di Maio. Nella proposta di legge introdotta anche la possibilità per gli studenti di votare “fuori sede” mentre ad autenticare le firme raccolte per i referendum potranno essere anche “cittadini designati dai promotori della consultazione”. Il MoVimento 5 Stelle punta a far approvare il provvedimento prima delle elezioni europee del 2019.