Paola Marras L’ultimo post culinario di Matteo Salvini continua a far discutere. Il 4 dicembre 2018 il ministro dell’Interno ha infatti postato su Twitter una foto di un piatto di pasta, accompagnato dal commento: “Due etti di bucatini Barilla, un po’ di ragù Star e un bicchiere di Barolo di Gianni Gagliardo. Alla faccia della pancia! Buon pomeriggio Amici”.
La pasta della discordia
Il tweet ha suscitato immediatamente molteplici reazioni. I più si sono concentrati sul fatto che, oltre a fare pubblicità (poco occulta) a dei prodotti, questi non sarebbero proprio made in Italy tout court. Alcuni utenti hanno fatto notare infatti a Matteo Salvini come, per esempio, la pasta Barilla e il sugo Star lavorino materie prime d’importazione, che mal dovrebbero essere digerite dal leader della Lega visto che sostiene di essere un “sovranista” e ha come slogan “prima gli italiani”.
Tanti altri invece sui social hanno ironizzato sull’aspetto del piatto che il ministro dell’Interno stava per mangiare. La pasta infatti appare scotta e anche pallida, come si dice quando per due etti di bucatini si lesina con il sugo (persino se è già pronto). Il commento più cattivo però è sicuramente quello dello chef Rubio. Non è la prima volta che Gabriele Rubini critica il “disonorevole” ministro, come spesso lo ama etichettare l’ex rugbista passato ai fornelli.
In risposta al post di Matteo Salvini, chef Rubio cerca probabilmente di sintetizzare il pensiero di molti appassionati di cucina quando hanno visto la foto della pasta e letto che era preparata con prodotti già belli e pronti. “T’hanno cacato nel piatto minì”, cinguetta infatti il cuoco. Ogni commento appare superfluo.
