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Manovra, M5S: "terrorismo mediatico". E' bagarre in Aula

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Prima del voto sulla manovra sul blog del M5S è apparso un post che ha fatto infuriare le opposizioni. Ma Luigi Di Maio difende la bagarre dell'Aula.

“Il Governo, la Manovra del Popolo. La Democrazia è sotto attacco. E’ in corso una delle più violente offensive nei confronti della volontà popolare perpetrata in 70 anni di storia repubblicana” si leggeva in un post sul blog delle Stelle prima del voto di fiducia sulla manovra, apparso e poi scomparso. Le opposizioni sono infatti immediatamente insorte ma a stretto giro interviene il presidente della Camera, Roberto Fico per cercare di ristabilire l’ordine a Montecitorio. Luigi Di Maio invece difende la bagarre che si è creata in Aula.

Il post incriminato e la democrazia

“La democrazia non è sotto attacco. Tutti si esprimono in modo libero, le opposizioni fanno il loro lavoro: è loro diritto opporsi alla legge di bilancio: non c’è nessun attacco delle lobby”, chiarisce Roberto Fico dopo il post apparso sul blog delle Stelle. Luigi Di Maio precedentemente osservava infatti su Facebook: “Mi stupisce che molti si scandalizzino per quello che l’opposizione ha fatto in aula in questi giorni: invasione dei banchi del Governo, lancio di volumi, grida, ecc”. “Noi abbiamo fatto lo stesso quando stavamo all’opposizione. – ammette il leader del M5S – Solo che gli stessi che mettono in pratica questi metodi oggi, allora ci definivano squadristi e violenti”.

“Noi quando facevamo opposizione difendevamo i pensionati minimi, le piccole e medie imprese, i disoccupati e quelli che finivano nella morsa dell’azzardopatia e tante altre fasce deboli. precisa però il vicepremier – Questi qui invece lo fanno per opporsi a un aiuto vero a tutti i disoccupati, a chi vive sotto la soglia di povertà, a chi (nel loro complice silenzio) è stato truffato da quelle banche che loro hanno salvato. A tutti quelli che fino al 4 marzo si sono sentiti abbandonati, non più rappresentati da nessuno. Noi a quelle persone abbiamo fatto delle promesse, ora le stiamo mantenendo”.

In Aula interviene poi Emilio Carelli che spiega il significato del post pubblicato sul blog delle Stelle: “Da ex giornalista sono andato alla fonte delle affermazioni contestate. Nel blog non si parla di terrorismo come fenomeno che ha turbato la vita del nostro Paese per anni ma di terrorismo mediatico e psicologico. – aggiungendo – In quel post liberamente esprimiamo una valutazione che dice che in queste settimane c’è stato inquinamento del dibattito. Trovo inappropriato e fuori luogo il modo di strumentalizzare quella che è una libera espressione richiamando fantasmi del passato”. Fatto sta che il post è stato comunque cancellato anche se, come dicono gli stessi pentastellati, la rete non dimentica.