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Insulti a Kyenge, condannato a 18 mesi il senatore leghista Calderoli

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Riconosciuta l'aggravante razziale dal Tribunale di Bergamo, che ha condannato a un anno e 6 mesi Calderoli per aver definito "orango" Cécile Kyenge.

Il senatore leghista Roberto Caledroli è stato condannato in primo grado a un anno e 18 mesi, in seguito agli insulti razzisti rivolti nel 2013 all’allora ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge. Che esulta su Facebook “Il razzismo la paga cara”.

Razzismo, Calderoli condannato a 18 mesi

Il Tribunale di Bergamo ha condannato in primo grado a un anno e sei mesi il senatore della Lega Roberto Calderoli, reo di aver rivolto offese razziste all’ex ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge, attiva sotto il Governo Letta nel biennio 2013-14. Nello specifico, Calderoli aveva dato dell'”orango” alla Kyenge durante la festa della Lega a Treviglio, nel 2013. Come ricorda La Repubblica, quelle dichiarazioni scatenarono un vero e proprio putiferio con il Quirinale, presieduto all’epoca da Giorgio Napolitano, che si disse “colpito e indignato”. E con Calderoli che cercò, viste le polemiche, di minimizzare, sostenendo che la sua fosse soltanto “una battuta simpatica“. Cécile Kyenge non si è costituita parte civile nel processo, motivo per cui non sono previsti risarcimenti di natura economica.

Cécile Kyenge: la reazione su Facebook

Abbiamo vinto un’altra volta. Evviva evviva evviva. Il razzismo la paga cara: Roberto Calderoli condannato in primo grado ad un anno e sei mesi per avermi rivolto insulti razzisti” così Cécile Kyenge, che attualmente è europarlamentare del PD, sulla sua pagina Facebook. “Anche se si tratta del primo grado di giudizio, e anche se la pena è sospesa – continua la politica – è una sentenza incoraggiante per tutti quelli che si battono contro il razzismo. Perciò esprimo la mia soddisfazione per questa vicenda: non solo per questioni personali, ma anche perché la decisione del Tribunale di Bergamo conferma che il razzismo si può e si deve combattere per vie legali, oltre che civili, civiche e politiche”.