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Lotti, la lettera a Zingaretti: "Mi autosospendo dal Pd"

luca lotti

Lotti è coinvolto nel caos procure, motivo per il quale ha deciso di autosospendersi: "La mia posizione è chiara"

“Caro segretario, apprendo oggi dai quotidiani che la mia vicenda imbarazzerebbe i vertici del Pd. Il responsabile legale del partito mi chiede esplicitamente di andarmene per aver incontrato alcuni magistrati e fa quasi sorridere che tale richiesta arrivi da un senatore di lungo corso già coinvolto in pagine buie della storia istituzionale del Paese”. Con queste parole inizia la lettera che Luca Lotti, coinvolto nel caos procure, ha pubblicato su Facebook. “I fatti sono chiari. Tu li conosci meglio di altri anche perché te ne ho parlato in modo franco nei nostri incontri. Ma io, caro segretario, non partecipo al festival dell’ipocrisia”.

“Mi autosospendo”

La missiva prosegue con la comunicazione dell’autosospensione. “Ti comunico dunque la mia autosospensione dal Pd fino a quando questa vicenda non sarà chiarita. Lo faccio non perché qualche moralista senza morale oggi ha chiesto un mio passo indietro. Lo faccio per il rispetto e l’affetto che provo verso gli iscritti del Pd, cui voglio bene e perché voglio dimostrare loro di non avere niente da nascondere e nessuna paura di attendere la verità. La verità è una sola e l’ho spiegata ieri – ha concluso -. Non ho fatto pressioni, non ho influito nel mio processo, non ho realizzato dossier contro i magistrati, non ho il potere di nominare alcun magistrato”.

Zingaretti: “Ringrazio Luca Lotti”

Attraverso una nota, il segretario del Pd ha risposto alla lettera con la quale Luca Lotti ha comunicato la propria decisione: “Ringrazio Luca Lotti per un gesto non scontato che considero di grande responsabilità nei confronti della politica, delle istituzioni e del Pd. Sono consapevole della difficoltà umana di questi giorni, ma ciascuno di noi ha una responsabilità alta nei confronti della comunità di cui facciamo parte e verso il Paese. Penso – ha continuato Zingaretti – che questa scelta gli consentirà anche di tutelare al meglio la sua posizione in questa vicenda che deve essere ancora chiarita”.

“Decisione generosa”

Sulla decisione di Lotti è intervenuto anche Carlo Calenda: “Esistono i processi ed esistono i comportamenti, quando i comportamenti sono gravi ed evidenti, il giudizio politico non può aspettare la sentenza definitiva. Valeva per la Marini sui concorsi, e per Luca sui magistrati”. “Decisione generosa, non dovuta” ha invece commentato la senatrice Simona Malpezzi, mentre Ernesto Magorno ha aggiunto: “Non posso non rimarcare la generosità di Luca Lotti che mostra, alla prova dei fatti, di essere un gigante in confronto di tanti altri”.