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Gianluca Savoini, chi è l'uomo chiave dei rapporti tra Salvini e Mosca

Gianluca Savoini chi è

Giornalista, ex portavoce di Matteo Salvini, Gianluca Savoini è una figura chiave per i rapporti tra la Lega e il Cremlino.

Il suo nome è rapidamente comparso sui giornali di tutto il mondo, dopo la pubblicazione, da parte del sito americano BuzzFeed, delle registrazioni segrete che sembrerebbero provare un accordo tra Lega e Russia. Dei sei uomini (tre russi e tre italiani) presenti nella stanza del Metropol Hotel di Mosca, Gianluca Savoini è l’unico a essere stato identificato. I fedelissimi del capitano Matteo Salvini sapranno già chi è il giornalista che da La Padania è arrivato a essere il portavoce dell’attuale segretario della Lega e che oggi ricopre l’incarico di presidente dell’Associazione Lombardia-Russia.

Chi è Gianluca Savoini

Chi è, dunque, Gianluca Savoini? 56enne, originario di Alassio, tra gli anni Ottanta e i Novanta si avvicinò ai gruppi di estrema destra come Orion, di cui faceva parte anche Mario Borghezio. Sono diversi i personaggi che, negli anni, hanno definito l’ex portavoce di Salvini come “un vero nazista“.

I suoi esordi tra le fila della Lega (quando ancora il partito portava con non poca fierezza la specifica “Nord”) risalgono al 1991, attirato dagli slanci autonomisti. Il primo incontro tra Salvini e Savoini avvenne nel 1993, quando il giornalista intervistò l’allora giovane esponente della Lega per L’Indipendente. Ma è stato tra le mura delle redazione di La Padania che i due ebbero modo di conoscersi meglio.

Gianluca Savoini in Russia

Dopo un allontanamento dalla scena politica durato alcuni anni, Savoini si è riavvicinato a Salvini nel 2013, in occasione della sua elezione a segretario del Carroccio. A partire da quel momento, si è occupato dei rapporti tra la Lega e la Russia, assicurandosi di costruire un’amicizia solida con il Cremlino. Savoini stesso, in un’intervista rilasciata al Foglio nel 2018, ha dichiarato di “coordinare gli incontri di Matteo Salvini in ambienti russi”. A inizio 2014, Savoini ha fondato l’Associazione Lombardia-Russia che, per quanto ufficialmente apartitica, dichiara di condividere “la visione del mondo enunciata da Vladimir Putin”. L’obiettivo – non meglio specificato- di questa organizzazione è migliorare i rapporti tra i due Paesi tramite iniziative culturali.

Ma per Savoini anche la cultura ha un fine politico. Negli anni, il fedelissimo di Salvini ha saputo tessere importanti legami con i vertici del Cremlino, in modo particolare con Russia Unita, il partito del presidente Putin. Il suo volto è comparso accanto a quello dell’attuale ministro dell’Interno in tutti i suoi viaggi ufficiali a Mosca.