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Di Maio su Salvini "Quell'altro là", la replica "Mi chiamo Matteo"

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Il vicepremier Luigi Di Maio ha apostrofato Matteo Salvini chiamandolo "Quell'altro là" e definendo "Insopportabile" l'atteggiamento della Lega.

È di nuovo tensione nel governo gialloverde dopo la pubblicazione di un audio in cui il ministro del Lavoro Luigi Di Maio definisce Matteo Salvini come “quell’altro là“, scatenando lo stupore del segretario leghista. Durante un incontro con alcuni militanti del Movimento 5 Stelle in Calabria, il vicepremier Di Maio si è infatti lasciato andare ad una considerazione personale nei confronti dell’alleato di governo.

Di Maio: “Salvini? Quell’altro là”

Stando all’audio fatto trapelare dalla testata online calabrese LaCNews 24, Luigi Di Maio stava discutendo della difficile coabitazione tra le due forze politiche all’interno dell’esecutivo. Nello specifico Di Maio ha affermato: “A volte dobbiamo subire l’atteggiamento della Lega che è insopportabile. Ma dopo le elezioni non avevamo alternativa: o andavamo all’opposizione o cercavamo di portare a casa il più possibile nelle peggiori condizioni. Ogni volta che si deve approvare un provvedimento, in Parlamento o in Cdm, ci dobbiamo sedere a un tavolo io, Conte e quell’altro là e dobbiamo fare un accordo”.

Nel corso dell’incontro con i militanti, il vicepremier ha affermato inoltre come nella maggioranza vi sia un partito unico che mira alla caduta del governo, dato che a settembre si dovrebbe votare per il taglio dei parlamentari. Anche su questo Di Maio attacca la Lega: “Io però nel frattempo mi prendo i ‘vaffanculo’ di chi dice che faccio gli accordi con Salvini.”, – aggiungendo – “Il mio ministero ha fermato e nessuno ha detto niente quando stavano con Siri provando a fare business con la Mafia sull’eolico”.

La replica di Matteo Salvini

Non si è fatta attendere la risposta del leader della Lega Matteo Salvini, che ha dichiarato: “Quell’altro? Mah… Posso non stare simpatico ma ho un nome, mi chiamo Matteo”. Una frase che lascia intendere il clima non idilliaco presente nell’alleanza tra Lega e M5S.

A cercare di placare i dissapori ci pensano però fonti interne al partito di via Bellerio, attraverso una nota in cui si legge: “Si fatica a comprendere lo stupore riguardo alle parole pronunciate dal vicepresidente Di Maio. Di Maio non ha infatti mai esitato a sottolineare alcuni aspetti politici, anche pubblicamente. È una persona schietta e sincera. Nella fattispecie, si è solo concesso un linguaggio più colloquiale e diretto in virtù della circostanza”. Una polemica che sembra quindi per il momento essere rientrata, almeno fino alla prossima dichiarazione.