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Alfonso Bonafede, chi è il nuovo ministro della Giustizia

Alfonso Bonafede ministro della Giustizia

Il governo Conte bis riconferma come ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, anche se su prescrizione e intercettazioni rimane il nodo con il PD.

L’accordo di governo tra M5S e PD è ormai sancito. Mancano solo i nomi dei nuovi ministri, che saranno definitivi solo quando Giuseppe Conte varcherà il portone del Quirinale per consegnare a Sergio Mattarella la lista dei prescelti. Sarà poi il Presidente della Repubblica a procedere alla nomina. Non sembra esserci però alcuna novità al Ministero della Giustizia. Ed infatti il pentastellato Alfonso Bonafede è stato riconfermato per l’incarico.

Il ministro della Giustizia

Durante il governo gialloverde il ministro Alfonso Bonafede aveva portato “in Consiglio dei ministri una riforma epocale sulla giustizia” aveva annunciato soddisfatto Luigi Di Maio. Il MoVimento 5 Stelle spiegava che questa riforma avrebbe sanzionato “i magistrati che perdono tempo” riducendo “drasticamente i tempi dei processi civili e penali rilanciando investimenti e crescita”.

“Basta indagati a vita, chi sbaglia paga e subito. Basta aspettare anni prima di essere risarciti. Basta con le spartizioni di potere al CSM” chiariva il leader pentastellato, aggiungendo: “Mi auguro che nessuno pensi di bloccarla”.

Alfonso Bonafede ed il PD

Era stato invece proprio Matteo Salvini a definire tale riforma “acqua fresca”. Non stupisce quindi che Alfonso Bonafede possa rimanere al suo posto come ministro della Giustizia, anche se con il PD resta il nodo in merito ai tempi dei processi e della prescrizione, modificata con la legge Spazzacorrotti e fortemente criticata dalla sinistra.

Altro tema caldo quello delle intercettazioni, poiché finora Bonafede ha unicamente congelato le norme fatte dai dem.