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Marco Travaglio: "Salvini scolaro somaro, Conte gli ha dato una lezione"

Marco Travaglio Salvini somaro

La linea politica di Salvini è "un populismo impossibile che ulula alla Luna senza risultati", commenta il direttore del Fatto Quotidiano.

Marco Travaglio torna a scagliarsi contro Matteo Salvini, per poi dare la propria benedizione (seppur con qualche perplessità) all’alleanza giallorossa che ha dato vita al governo Conte bis. Ospite a Otto e mezzo in onda su La7, il direttore del Fatto Quotidiano ha paragonato a uno “scolaro somaro” rimproverato dal professore-premier.

Marco Travaglio: “Salvini somaro”

La memoria di Marco Travaglio corre a “quella seduta ormai storica al Senato del 20 agosto [quando il premier Giuseppe Conte ha annunciato le proprie dimissioni, ndr], quando il professor Conte ha ha dato quella lezione allo scolaro somaro che aveva appena combinato un ‘patatrac’. Da quanto accaduto ieri e oggi in Parlamento [il voto di fiducia alla Camera e al Senato, ndr], vedo un nuovo bipolarismo profilarsi attorno a due figure, quella di Conte e quella di Salvini. Un bipolarismo tutto all’interno del mondo del populismo… un termine orrendo”.

Il giornalista risponde a Salvini che ha apostrofato il nuovo premier “Conte-Monti”: “Conte non è affatto il nuovo Monti, Conte è un populista. Sta cercando però di affermare un populismo possibile, che ottenga risultati, non strillando e urlando in faccia a interlocutori e istituzioni. Sta cercando di isolare Salvini e schiacciarlo nel populismo impossibile che ulula alla Luna e che non porta risultati. Vedremo se questa sfida sarà vinta”.

Travaglio sull’alleanza Pd-M5s

La più grande colpa del Conte bis è il “ritardo sorprendente” con cui si è arrivati all’alleanza tra Pd e M5s. “Se fosse stata fatta un anno e mezzo fa, avremmo risparmiato un sacco di guai. Adesso è tutto più difficile”, commenta Travaglio. Difficile ma non impossibile. Secondo il giornalista, la forza dell’esecutivo, rispetto al precedente, risiede nei “principi ispiratori, un po’ meno distanti rispetto a quelli che univano M5s e Lega”.