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Salvini ai sindaci leghisti: "Dite no ai migranti, prima gli italiani"

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In un incontro con i sindaci leghisti, Matteo Salvini ha ribadito la linea dura nei confronti dei migranti, parlando di "resa" dell'attuale governo.

È un Matteo Salvini in gran spolvero quello apparso a Milano davanti alla platea di sindaci ed amministratori locali leghisti per parlare della questione dei migranti. L’ex ministro dell’Interno ha infatti esplicitamente parlato di “resa” del governo giallo-rosso in merito al caso della nave Ocean Viking, alla quale l’Italia ha concesso l’attracco al porto di Lampedusa nella giornata del 14 settembre. Salvini ha poi dell’affaire Savoini, affermando di non avere paura dell’inchiesta sul caso Russiagate.

Salvini ai sindaci leghisti: “No ai migranti”

Al raduno che ha anticipato la tradizionale festa della Lega di Pontida erano presenti quasi tutti i governatori regionali del centrodestra. Tra il pubblico si potevano infatti notare i leghisti Luca Zaia, Attilio Fontana, Massimo Fugatti e Massimiliano Fedriga, i forzisti Alberto Cirio, Donato Toma e Vito Bardi, oltre a Marco Marsilio di Fratelli d’Italia, Christian Solinas del Partito Sardo d’Azione e l’ex forzista Giovanni Toti, ora a capo del suo movimento Cambiamo.

Sulla questione migranti, Salvini ha poi affermato: “Dopo 14 mesi per la prima volta torna in un porto italiano, senza che il governo dica nulla, la nave di una ong. Attenzione. […] Questa è la resa. Fra le promesse di Conte all’Europa c’era anche questa”. Suggerendo come secondo lui vi sia l’intenzione delle istituzioni europee di trasformare l’Italia in un gigantesco campo profughi. Il leader leghista ha in seguito rivolto un appello agli amministratori locali presenti, esortandoli ad essere intransigenti sull’immigrazione: “Da voi mi aspetto un rispettoso no. Noi non ci siamo, prima vengono i cittadini italiani”.

Le parole sul Russiagate

Rispondendo ad una domanda in merito al caso Russiagate sui presunti fondi di Mosca destinati alla Lega, Matteo Salvini ha dichiarato: “Non avevo paura prima, non ho paura adesso. Sono sicuro che non uscirà un rublo, un dollaro. Savoini, se lavora come tutti gli altri italiani, sarà stipendiato per farlo. Vogliamo impedire il diritto al lavoro?”. Nel commentare la questione sulle consulenze a Gianluca Savoini pagate da una società controllata dalla Regione Lombardia, Salvini ha poi affermato: “Vogliamo supporre che ci sia qualcuno che simpatizza per il Pd che lavora per la Regione Emilia-Romagna? C’è questo pericolo per la democrazia? Approfondiremo, apriremo una commissione d’inchiesta”.