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Salvini sfida la Lamorgese: "Confrontiamoci sui numeri"

luciana lamorgese permessi umanitari

L'ex ministro ha sottolineato come rispetto allo stesso periodo dello scorso anno gli sbarchi siano triplicati.

Intervistato da Massimo Giletti a Non è l’arena, Matteo Salvini sfida il nuovo ministro dell’Interno Lamorgese a confrontarsi con lui sui numeri relativi all’immigrazione.

Matteo Salvini sfida Luciana Lamorgese

Accusandola di aver permesso un considerevole aumento degli sbarchi, il leader del Carroccio chiede un confronto diretto alla Lamorgese. Il tutto in forma pubblica, magari nello studio dello stesso Giletti.

Da quando il governo giallorosso si è insediato, Salvini non ha mai smesso di confrontare il numero dei migranti sbarcati a settembre dello scorso anno, con lui ministro, con quello attuale. Una cifra che risulta triplicata: dai 947 del 2018 si è infatti passati ai 2.398 del 2019. E anche ottobre sembra promettere gli stessi risultati, se si tiene conto del fatto che nell’intero mese l’anno scorso si erano verificati 1.007 sbarchi e ad oggi, al settimo giorno del mese, i migranti entrati sono già più di 300.

Non è un dispetto a Salvini ma un problema per l’Italia“, tuona, aggiungendo che “da barchini e barconi sbarcano anche delinquenti“. Breve e conciso poi il suo commento sull’accordo raggiunto a Malta: “Come si dice a Roma, è una sòla“. E rimarca come lui non avrebbe mai firmato un documento legalmente non vincolante.

Anche sul nuovo decreto firmato da Bonafede e Di Maio ha delle riserve. E’ infatti convinto che prima di parlare di rimpatri sia necessario “chiudere il rubinetto” e diminuire il numero di arrivi. E lo spiega con questa metafora: “Se ho una perdita in casa, prima chiudo l’acqua e poi chiamo l’idraulico. Invece loro stanno tenendo aperta l’acqua sperando che poi l’idraulico faccia miracoli“.