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Sardine, pagina Facebook sbloccata: "È stato un attacco vile"

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La pagina Facebook di Sardine, oscurata nella serata di domenica insieme alla riserva "6000 sardine 2", è stata sboccata ed è di nuovo visibile.

La pagina Facebook del movimento di protesta contro Matteo Salvini, 6000 Sardine, è di nuovo visibile sui social. Dopo essere stata oscurata alle ore 21 di domenica 24 novembre, infatti, è stata ben presto sbloccata. Per il momento, però, gli amministratori non hanno pubblicato nessun nuovo messaggio. Durante le ultime ore nelle quali sia la pagina ufficiale sia quella di riserva erano state oscurate, alcune persone (sostenitrici delle sardine) avevano cercato di identificare, forse erroneamente, i possibili responsabili. Tra questi ad esempio i “Sentinelli” di Milano e Roma. Vediamo le loro accuse.

Sardine, pagina Facebook sbloccata

Ottime notizie per la pagina Facebook di 6000 Sardine: dopo essere stata oscurata alle ore 21 di ieri, nella notte è tornata visibile. Tuttavia, non sono ancora apparsi nuovi post sul gruppo che riunisce ormai tutta l’Italia. I “Sentinelli” di Milano e Roma, per segnalare l’anomalia avevano pubblicato un “mail bombing” scrivendo: “Vi mostriamo cosa stanno facendo nei gruppi salviniani per oscurare le pagine delle ‘sardine'”. Insieme alla didascalia, inoltre, c’erano alcuni Screenshot di militanti leghisti che cercavano di organizzarsi per bloccare il movimento anti-Salvini.

“Sor Pienipoteri – scrivevano ancora nella serata di ieri -. Han davvero una gran fifa delle piazze pacifiche e democratiche delle sardine. I suoi sgherri digitali, con le loro segnalazioni in massa, basate su nulla che non sia la loro stessa prevaricazione, hanno obbligato l’automatismo di Facebook a oscurare la pagina ufficiale delle sardine”.

“Ci troviamo di fronte – continuavano – a un attacco sistematico quanto vile, tanto che è stata fatta subito oscurare anche quella. Fatto sta che, in queste ore molte e molti hanno deciso che scenderanno in piazza proprio a causa di queste nuove prepotenze squadriste”. Nella notte, però, tutto è tornato alla normalità.