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Dimissioni Fioramonti, le prime parole: "Possiamo essere fieri"

dimissioni fioramonti

Dopo aver rassegnato le dimissioni Fioramonti ha spiegato le motivazioni della sua decisione: "A volte serve fare un passo indietro".

Nella serata del 25 dicembre si è rapidamente diffusa la notizia delle dimissioni di Lorenzo Fioramonti da ministro dell’Istruzione attraverso una lettera che lo stesso ministro avrebbe inviato a Giuseppe Conte per comunicare la sua decisione. Stando a quanto si è appreso, le motivazioni della decisioni sarebbero dovute alla mancanza di fondi e risorse sufficienti per il settore, ma solo poche ore dopo è arrivata la dichiarazione ufficiale dell’ormai ex ministro.

Dimissioni Fioramonti: le prime parole

La sera del 23 dicembre ho inviato al Presidente del Consiglio la lettera formale con cui rassegno le dimissioni da Ministro dell’Istruzione” così inizia il lungo post che il ministro Lorenzo Fioramonti ha pubblicato su Facebook all’indomani della notizia delle sue dimissioni. “Prima di prendere questa decisione ho atteso il voto definitivo sulla Legge di Bilancio, in modo da non porre tale carico sulle spalle del Parlamento in un momento così delicato. Le ragioni sono da tempo e a tutti ben note: ho accettato il mio incarico con l’unico fine di invertire in modo radicale la tendenza che da decenni mette la scuola, la formazione superiore e la ricerca italiana in condizioni di forte sofferenza. Mi sono impegnato per rimettere l’istruzione al centro del dibattito pubblico. Non è stata una battaglia inutile e possiamo essere fieri di aver raggiunto risultati importanti“. In conclusione Fioramonti ha citato Gianni Rodari: “Dobbiamo imparare a fare le cose difficili perché a volte bisogna fare un passo indietro per farne due in avanti. Il mio impegno non si ferma qui e continuerà come parlamentare della Repubblica Italiana“.

La reazione di Giorgia Meloni

Tra i primi politici che hanno reagito il post di Fioramonti c’è la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che su Facebook ha scritto: “Dei soldi alle scuole e alle università non c’è traccia. In compenso l’imbarazzante ministro Fioramonti ha stanziato, prima di annunciare le sue dimissioni, 1 milione per promuovere l’ideologia gender. Il grillismo ideologico è una miscela di ipocrisia e incompetenza, speriamo che il 2020 si porti via i servi del mondialismo e che porti agli italiani un governo degno di rappresentarli“.

giorgia meloni

Calderoli: “Grazie Babbo Natale”

Ripostando un articolo che riportava la notizia delle dimissioni, Calderoli ha ringraziato Babbo Natale: “Grazie per aver pensato ai nostri bambini mandando a casa con un sacco di carbone il pessimo ministro Fioramonti, uno dei peggiori ministri della storia repubblicana, quello che voleva tassare le merendine, quello che voleva togliere il crocifisso dalle aule perché non ci rappresenta. Grazie Babbo Natale per averlo fatto andare via, ora confidiamo nella Befana che magari nella calza ci fa trovare le dimissioni di tutto il Governo“.

calderoli