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Gregoretti, Salvini dopo il sì al processo: "Andrò in viaggio negli Stati Uniti"

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Dopo l'autorizzazione a procedere nel processo sul caso Gregoretti, Salvini si è detto pronto per partire per un viaggio negli Stati Uniti.

Matteo Salvini ha preso una decisione: dopo il via libera al Tribunale di Catania per il processo sul caso Gregoretti, il leghista farà un viaggio negli Stati Uniti. “Seguirò con attenzione quanto accadrà, senza alcun timore o preoccupazione”. Sono queste le prime parole del leader del Carroccio durante la prima conferenza stampa dopo il voto in Senato. L’Aula si è espressa a favore dell’autorizzazione a procedere al tribunale di Catania. Le prime parole di Matteo Salvini dopo il voto.

Salvini in viaggio verso gli Stati Uniti?

“Noi come Lega siamo presenti in quattro continenti – ha detto il leghista di fronte ai giornalisti -, abbiamo più di 5000 iscritti e un sito web ad hoc. Ci stiamo radicando con una presenza strutturata”. Inoltre, dopo il voto sul caso Gregoretti, Salvini ha espresso una vaga idea di organizzare un viaggio: “Penso a una prossima visita negli Stati Uniti“. Giancarlo Giorgetti, a fianco del leader ricorda: “Prima o poi toccherà alla Lega, a Salvini, tornare a governare“. Secondo il numero due del partito, infatti, Salvini è “in grado di rappresentare il popolo italiano senza vergogna, ad ogni livello, anche con l’estero”. Inoltre, prosegue Giorgetti, “i sondaggi continuano a dire che siamo al 30%, prima o poi toccherà a noi assicurare il governo, quindi abbiamo il dovere di dire chi siamo al di là di una coperture mediatica non sempre benevola”.

Le dichiarazioni di Salvini

Nel corso della conferenza stampa Salvini ha affrontato moltissimi temi di fronte ai giornalisti. Primo fra tutti, l’Europa: “Ormai a criticare l’Europa non siamo più solo noi euroscettici – ha fatto notare il leghista -, ma anche popolari e socialisti. Non siamo noi ad aver fatto inversione ad U”. Sul tema Ppe, invece, si è espresso in questi termini: “Auspico un grande gruppo che abbia una visione più moderna e aggiornata dell’Europa di 140 e 150 parlamentari europei alternativo ai gruppi popolari e socialisti, ma non abbiamo fretta, anzi siamo aumentati di una unità”.

Più polemici invece i toni sui cinquestelle: “Quando parti come partito della Rivoluzione anti casta e poi ti chiudi nel palazzo e diventi casta… – attacca Salvini -. E poi ti allei con il partito simbolo dei poteri forti gli elettori ti ringraziano e ti salutano”, aggiunge ancora. Il leader del Carroccio ha poi ribadito che la Russia è “un partner che non va lasciato nelle braccia della Cina”, mentre sul tema Brexit si limita a precisare che con “la Lega al governo non si esce dall’euro o dall’Unione”.