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Coronavirus, Conte sul nuovo decreto: zona rossa estesa a tutta Italia

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In serata il presidente del Consiglio Conte ha annunciato le misure del nuovo decreto sull'epidemia di coronavirus. Zona rossa estesa a tutta Italia.

Nella serata del 9 marzo il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è intervenuto in conferenza stampa da Palazzo Chigi per illustrare le misure contenute nel nuovo decreto governativo sul coronavirus. Il capo del governo ha annunciato, come affermavano già le numerose indiscrezioni trapelate in giornata, che la zona rossa viene estesa a tutto il territorio nazionale. Il provvedimento era stato fortemente sollecitato dalla maggioranza dei leader politici e dei presidenti di regione italiani, mentre pochi minuti prima dell’annuncio il ministro degli Esteri Luigi Di Maio aveva anticipato in un messaggio: “Tutta italia come la Lombardia verso una nuova stretta”.

Coronavirus, l’intervento di Conte

Nel corso del suo intervento, Conte ha affermato Ho deciso di adottare misure ancora più stringenti per riuscire a contenere il più possibile l’avanzata del coronavirus tutelare la salute di tutti i cittadini. Se la salute dei cittadini è un bene messo a repentaglio noi siamo costretti a scegliere a a imporre dei sacrifici per tutelare gli altri”. Il nuovo decreto andrà subito in Gazzetta Ufficiale per poter così entrare in vigore già dalla giornata di martedì 10 marzo.

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Viene quindi confermata l’indiscrezione sulla zona rossa estesa a tutto il territorio italiano, come precisa sempre Conte: “Sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare con l’espressione io resto a casa. Non ci sarà più la zona rossa ma ci sarà l’Italia zona protetta. Saranno da evitare gli spostamenti a meno che non siano motivati da comprovate ragioni di lavoro, da casi di necessità o anche per motivi di salute. Aggiungiamo anche un divieto degli assembramenti all’aperto e nei locali aperti al pubblico”.

Sospeso il campionato di Serie A

Tra le misure adottate nel decreto di imminente approvazione ci sarà anche la sospensione del campionato di calcio, di Serie A come di tutte le altre categorie fino al 3 aprile: “A questo punto non c’è ragione per cui proseguano le manifestazioni sportive, penso al campionato di calcio. Anche i tifosi devono prenderne atto e non consentiamo che possano essere utilizzate le palestre per lo svolgimento delle attività sportive”.

Il premier ha inoltre confermato fino alla stessa data anche il precedente provvedimento sulla chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e delle università, la cui didattica rimane quindi sospesa.