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Il piano di Salvini e Renzi per far cadere il governo Conte

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Salvini e Renzi a braccetto per far cadere il governo, tra alleanza di palazzo e nuovi schemi politici.

L’emergenza coronavirus in Italia ha ampiamente inciso sulle preferenze degli italiani alle urne, con l’apprezzamento per il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte cresciuto di molto e arrivato anche a picchi del 70% del consenso, mentre altri figure fin qui centrali un po’ messe da parte. Un esempio lampante è Matteo Salvini, che dal giorno uno dell’emergenza ha visto la sua popolarità mediatica rimpicciolirsi così come il consenso. La Lega, di cui è leader indiscusso, ha perso diversi punti in percentuale da quanto alle scorse europee si era affermata come primo partito italiano, ben lontano dalle altre forze. In una situazione simile anche Matteo Renzi, bloccato sul nascere nell’ascesa del suo nuovo partito, Italia Viva, che nei sondaggi è intorno al 3-4%. I due Matteo, da sempre in cerca di consenso e potere, che ora, stando a quanto sostenuto da La Repubblica, avrebbero due piani distinti per far cadere il governo Conte prima del dovuto.

Il piano per far cadere governo

La loro strategia sarebbe quella di sfruttare le difficoltà a cui andrà incontro il paese nel post lockdown. Aziende che chiuderanno, difficoltà nella ripresa economica e soprattutto un Italia che si divide sui temi delle politiche europee. Una sfida non da poco per l’esecutivo di Conte. In questo clima i due Matteo vorrebbero tentare l’insediamento, contribuendo ad aumentare le polemiche, spesso sterili, per la semplice motivazione di screditare l’avversario politico. D’altronde lo stanno già facendo con la riapertura slittata da Conte di alcune settimane perchè, stando a quanto sostenuto dal comitato tecnico scientifico, ancora troppo rischiosa. Da quel momento via alle polemiche. Poco conta poi nel caso di Renzi che il suo partito faccia parte della maggioranza che sostiene il governo stesso.

Le mosse Renzi contro il governo

“Prima facciamo uscire di casa gli italiani, poi vediamo se uscire di maggioranza noi. C’è questo governo, c’è questo premier e finché gli italiani sono chiusi in casa noi non apriremo alla verifica politica” ha assicurato Matteo Renzi nei giorni scorsi chiedendo a Conte di porre fine ai dpcm e di tornare a far lavorare il Parlamento. Nel piano di Renzi potrebbe tornare utile il vecchio legame che lo accomuna a Forza Italia, in particolare a Gianni Letta. Nello specifico, i parlamentari di Berlusconi potrebbero rimpiazzare quelli del M5s pronti a staccarsi con Di Battista in un’eventuale scissione grillina. Il risultato sarebbe un governo più ampio ma con un premier diverso.

Salvini e Renzi sempre più vicini

Anche Salvini, per Repubblica, avrebbe deciso di cambiare strategia e sarebbe diventato un “interlocutore abituale” di Renzi, “complice – come racconta qualche parlamentare leghista – la voglia di rientrare a tutti i costi in partita”. Nel centrodestra però le ultima mosse del leader del Carroccio non convincerebbero Giorgia Meloni, non intenzionata a sostenere un “governo di responsabilità”, magari a guida Draghi, come proposto dal leader leghista tempo fa. Finché l’emergenza sanitaria resta in atto queste manovre sembrano avere poche chances, complice la disapprovazione del Quirinale verso un’instabilità politica in un momento simile. A cambiare lo scenario potrebbe essere una crisi economica prepotente, con conseguente impennata del debito, dello spread e dei tassi di disoccupazione.