L’AgCom ha deciso di sanzionare la trasmissione di Mario Giordano, Fuori dal coro, per istigazione all’odio: il programma è stato infatti lo scenario dell’infelice frase pronunciata dal direttore di Libero, Vittorio Feltri, contro i meridionali definiti letteralmente “inferiori”. Contro questa decisione si è schierato aspramente Matteo Salvini che ha definito l’accaduto come una grande censura. “Mario Giordano e la sua trasmissione rischiano la multa per incitamento all’odio. Ma stiamo scherzando? Con la scusa dell’intolleranza, qualcuno aumenta i bavagli, pensa alla censura (a senso unico) e mette a rischio la libertà“, queste le parole dell’ex ministro dell’Interno su Twitter.
Mario Giordano e la sua trasmissione #Fuoridalcoro rischiano la multa per “Incitamento all’odio”. Ma stiamo scherzando? Con la scusa dell’intolleranza, qualcuno aumenta i bavagli, pensa alla #censura (a senso unico) e mette a rischio la libertà. Solidarietà a @mariogiordano5!
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) May 4, 2020
Salvini: “La sanzione a Giordano è censaura”
La decisione dell’autorità garante ha deciso di assoggettare le colpe di quanto accaduto anche sul Gruppo Mediaset e al conduttore del programma in quanto quest’ultimo non avrebbe preso con forza e immediatezza le distanze da quelle parole pronunciate da Vittorio Feltri durante la sua trasmissione. Lo ha fatto solo in un secondo momento, assicurando però di voler continuare a invitare il direttore di Libero. Per Salvini, invece, è l’ennesima mossa per mettere il bavaglio ad un certo tipo d’informazione.
Salvini e lo scontro con Feltri
Va ricordato che dopo le affermazioni razziste e denigratorie di Feltri, Salvini aveva definito l’espressione del giornalista come “una ca**ata”. Il direttore di Libero non aveva preso bene il fatto che il capo del Caroccio non fosse dalla sua parte e per questo, nel suo editoriale del 28 aprile, aveva pubblicamente scaricato il capo dell’opposizione, che invece fin qui era stato ampiamente sostenuto politicamente dal quotidiano di Feltri.