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Fase 2, gaffe della Santelli: "Con 40 gradi, chi non ha 37 di febbre?"

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La Santelli accusa il CTS per le scelte della fase 2 e non approva la misurazione della febbre, ma dimentica che l'uomo è un mammifero.

La presidente della regione Calabria, Jole Santelli, si è scagliata contro le decisioni prese dal comitato tecnico scientifico che supporta il governo nella definizione delle regole e delle norme da seguire nella fase 2, quella in cui gli italiani dovranno imparare a convivere con l’emergenza coronavirus. Se qualche settimana fa la governatrice della Calabria aveva agito in autonomia, con seguente ricorso al Tar da parte dell’esecutivo, permettendo ai bar di aprire mettendo dei tavoli fuori dai loro locali, questa volta l’esponente di Forza Italia se la prende contro la misurazione della febbre prima di accedere negli stabilimenti balneari delle varie regioni italiane e accusa gli scienziati di creare soltanto confusione nell’opinione pubblica. È una barzelletta – dice la Santelli a SkyTg24 – Se misuriamo la febbre a 40 gradi all’ombra, secondo voi chi non avrà 37 di temperatura corporea? Questo è un esempio di quando si calano alcune cose astratte poi nella realtà concreta e sembrano una barzelletta”.

Fase 2, la gaffe della Santelli sulla febbre

Per la governatrice della Calabria, dunque, la temperatura esterna andrebbe ad influenza quella corporea. Si tratta di un’inesattezza, o di una gaffe se preferite, in quanto questo potrebbe accadere solo in casi estremi, come per l’ipotermia o insolazioni.

L’attacco alle misure non è piaciuto poi agli scienziati che da mesi lavorano per cercare di combattere il diffondersi del virus: “A fare confusione è solo la presidente Santelli – ha risposto Filippo Larussa, medico e segretario del sindacato dei camici bianchi Anaao della Calabria – Lo sanno anche i bambini che tutti i mammiferi, persino le capre, sono dotati di un meccanismo di autoregolazione della temperatura corporea interna: è per questo che non il caldo si suda”.