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Boccia e il 3 giugno: "Come saranno le riaperture delle Regioni"

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Per il Ministro degli Affari Regionali serve calma e gesso: "Non facciamoci prendere dalla frenesia".

Francesco Boccia, Ministro degli Affari Regionali, è chiaro sulla questione spostamenti tra Regioni: “Non facciamoci prendere dalla frenesia e lavoriamo con calma e gesso”. Così, dunque, l’esponente del governo Conte in una lunga intervista al Corriere della Sera. Boccia evidenzia: “Dobbiamo stare calmi con la presunta caccia al turista. Tutti vogliamo che ripartano le attività economiche. Ma non si può essere irresponsabili e dire ‘venite qui, chiunque voi siate e qualunque cosa facciate'”. Anche perché per il Ministro degli Affari Regionali in questo preciso momento serve soltanto tanta prudenza: “Non possiamo pensare di essere già tornati alla normalità”.

Boccia e le novità sugli spostamenti tra Regioni

Anche perché il Ministro Boccia è consapevole del grosso rischio che si corre con una riapertura indiscriminata e senza controlli. “Non bisogna farsi prendere la mano buttando via i sacrifici di questi tre mesi, costati centinaia di miliardi. – sottolinea il Ministro degli Affari Regionali – Nessuno può pensare di prediligere il marketing della sua regione alla sicurezza”. E in merito agli spostamenti tra Regioni, che saranno concessi – salvo cambi dell’ultima ora – a partire dal prossimo 3 giugno, Boccia ha precisato che l’idea sarebbe quella di: “Aprire tutto il Paese, ma prima di decidere vedremo i dati del monitoraggio”.

Una soluzione simile, l’ideale per il Governo Conte, sarà possibile: “Se tutte le Regioni presenteranno un basso rischio, altrimenti sarà inevitabile ipotizzare riaperture graduali”. E a chi parla di ‘passaporto sanitario’ Boccia risponde: “Una vera e propria sciocchezza, se esistesse lo avremmo tutti in tasca”.