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Proroga stato di emergenza, Salvini: "Libertà non si cancella per decreto"

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Rigettando l'ipotesi di una proroga dello stato di emergenza, Salvini ha accusato Conte di volere pieni poteri per altri sei mesi.

L’ipotesi di una proroga dello stato di emergenza fino al 31 dicembre 2020 messa in campo da Conte non trova l’appoggio dell’opposizione e i particolare di Matteo Salvini, che ha accusato il Premier di volere pieni poteri fino alla fine dell’anno.

Salvini sulla proroga dello stato di emergenza

Il leader della Lega ha rigettato la volontà del governo di estendere per tutto il 2020 lo stato di emergenza, originariamente dichiarato per sei mesi durante un Consiglio dei Ministri il 31 gennaio 2020. “Gli italiani meritano fiducia e rispetto. Donne e uomini eccezionali che hanno dimostrato buon senso e generosità che adesso vogliono vivere, lavorare, amare. Con tutte le attenzioni possibili, la libertà non si cancella per decreto“, ha infatti scritto sui propri profili social.

L’ultima frase fa riferimento al fatto che durante lo stato di emergenza sarebbe possibile, così come è stato nei mesi caldi della pandemia, approvare provvedimenti in deroga alle norme vigenti senza passare dal Parlamento. Disposizioni che possono anche limitare le libertà individuali come un lockdown e la chiusura delle attività economiche.

Si tratta dell’ennesimo attacco a Conte sulle scelte portate avanti nella gestione dell’epidemia che gli sono più volte costate l’accusa di detenere pieni poteri, specie a causa del massiccio utilizzo dei DPCM. Critica che Salvini gli ha nuovamente mosso condividendo una foto sua e del portavoce Casalino rispondendo un “No grazie” alla proroga dell’emergenza. Gli ha fato eco anche il collega Calderoli, che l’ha definita “una vera porcata“. La sua impressione, ha spiegato, è che si utilizzi una calamità come il virus per mettere il bavaglio all’opposizione.