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Elezioni regionali in Puglia 2020: data, circoscrizioni e come si vota

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Data, candidati e liste: tutto quello che c'è da sapere sulle imminenti elezioni regionali in Puglia previste per il 20 e 21 settembre 2020.

Tra i territori che torneranno al voto il prossimo 20 e 21 settembre per le ormai imminenti elezioni regionali del 2020 ci sarà anche la Puglia, dove il presidente uscente Michele Emiliano cercherà di aggiudicarsi il suo secondo mandato consecutivo. Vediamo insieme quali sono gli orari di apertura e chiusura delle urne, i candidati in corsa per la presidenza, le liste ad essi collegate e le modalità di voto nella regione.

Elezioni regionali Puglia 2020: date

Al fine di garantire il rispetto delle normative anti coronavirus nazionali, tra cui quella sul divieto di assembramento, le autorità hanno deciso di distribuire la tornata elettorale in due giornate differenti, vale a dire domenica 20 e lunedì 21 settembre 2020. Un ritorno al passato dunque, dopo che nelle ultime elezioni sia locali che nazionali si era infatti preferito concentrare il voto in un unico giorno anche per motivi di risparmio.

Domenica 20 sarà possibile recarsi alle urne dalle ore 7 alle ore 23, mentre per quanto riguarda lunedì 21 le urne saranno aperte dalle ore 7 alle ore 15. Negli stessi giorni e orari i cittadini della Puglia potranno inoltre esprimere il loro voto anche per il referendum sul taglio dei parlamentari.

I candidati alla presidenza

In queste elezioni regionali saranno otto i candidati che correranno alla poltrona di presidente della Puglia. Tra questi sette sono rappresentanti di partiti politici o movimenti presenti su tutto il territorio nazionale, mentre solo uno rappresenta una lista civica presenti esclusivamente in Puglia.

In corsa abbiamo ovviamente il presidente uscente Michele Emiliano, sostenuto dalla coalizione di centrosinistra capeggiata dal Partito Democratico e sostenuta da Popolari con Emiliano che comprende al suo interno Centro Democratico e Alternativa Popolare, Senso Civico, che include Partito Repubblicano Italiano e Articolo Uno, Pensionati e Disabili, Partito Animalista Italiano, Partito del Sud, Democrazia Cristiana, Sinistra Alternativa, I Liberali, Partito Pensiero e Azione, Italia in Comune e Puglia Solidale e Verde, che comprende al suo interno Europa Verde, Sinistra Italiana e Partito Socialista Italiano. Emiliano è inoltre sostenuto anche dalle civiche Emiliano Sindaco di Puglia e Con Emiliano.

Il centrodestra punta invece nuovamente sul nome di Raffaele Fitto, già presidente della regione dal 2000 al 2005. A sostenerlo troviamo in questo caso la Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, la lista congiunta Unione di Centro – Nuovo Psi e la lista civica La Puglia domani. Corsa solitaria invece per il Movimento 5 Stelle, accompagnato soltanto dalla lista civica Puglia Futura nella candidatura di Antonella Laricchia.

Il polo centrista ha invece scelto di candidare il sottosegretario agli Esteri Ivan Scalfarotto, appoggiato da Italia Viva, dalla lista congiunta Scalfarotto Presidente – +Europa (con la presenza di Azione) e dalla lista civica Futuro Verde, che include al suo interno Volt, Partito Liberale Italiano e Alleanza Liberaldemocratica per l’Italia.

All’estrema sinistra troviamo invece Nicola Cesaria, candidato per la lista Lavoro Ambiente Costituzione alla quale appartengono Partito della Rifondazione Comunista, Partito Comunista Italiano e Risorgimento Socialista. Per la destra abbiamo invece Pierfranco Bruni, candidato con il Movimento Sociale Fiamma Tricolore, e Andrea d’Agosto per Riconquistare l’Italia. Unico in corsa con una lista civica è infine il consigliere uscente Mario Conca, sostenuto da Cittadini Pugliesi – Mario Conca Presidente.

Come si vota

Come in altre regioni, anche in Puglia sara consentito il voto disgiunto: tracciando cioè un segno su uno dei candidati alla presidenza e su una lista non collegata a quest’ultimo. La legge elettorale vigente nella regione consiste in un sistema proporzionale a turno unico, che prevede un premio di maggioranza pari a 29 seggi su 50 a disposizione del vincitore che riesca a ottenere il 40% dei voti di 28 seggi se ottiene tra il 35% e il 40% e di 27 seggi sotto il 35%. La soglia di sbarramento è all’8% per le liste che si presentano da sole, mentre per le liste all’interno di una coalizione la soglia di abbassa al 4%. Dei 50 seggi del consiglio regionale in palio, 27 sono ripartiti in base al listino unico regionale, mentre i restanti 23 invece sono ripartiti a livello circoscrizionale.