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Elezioni regionali 2020, Di Maio: "Il M5S doveva usare un'altra strategia"

Luigi Di Maio

Luigi Di Maio ammette che il Movimento Cinque Stelle, sconfitto alle elezioni regionali 2020, ha sbagliato strategia nei territori.

La tanto desiderata vittoria del “sì” al referendum sul taglio dei parlamentari non è stata abbastanza per non far ammettere all’ex leader del Movimento Cinque Stelle Luigi Di Maio che la sua forza politica abbia sbagliato strategia: in quasi tutte le elezioni regionali 2020 ha infatti ottenuto percentuali molto basse.

Elezioni regionali 2020: parla Di Maio

Se in un primo momento il ministro degli Esteri aveva annunciato soddisfatto di aver sconfitto “chi voleva colpire il governo e, inutile nasconderlo, anche il sottoscritto“, non ha potuto negare che il M5S abbia sbagliato strategia alla tornata regionale. “Non faccio mistero, l’ho sempre detto che potevano essere organizzate diversamente“, ha ammesso. E anche l’attuale capo politico Vito Crimi ha affermato che l’esito ottenuto sui territori è stato inferiore rispetto ai consensi ottenuti in passato.

L’esperimento di un candidato comune con il Partito Democratico in Liguria si è rivelata fallimentare, con l’avversario Toti che lo sorpassa di oltre 17 punti. In Veneto la percentuale dell’esponente grillino si aggira intorno al 3% e anche al Sud non si va mai oltre il 10%. Se in molti contavano sul voto disgiunto, lo stesso direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio ha dovuto far notare come gli elettori del Movimento “non solo hanno votato i governatori ma anche la lista” collegata ad un altro candidato.

Ora comincia dunque la fase più difficile per il leader Vito Crimi. Da una parte non ha ancora varato i traghettatori verso gli Stati Generali, dall’altra il sindaco di Torino, dopo la condanna a sei mesi, non potrà competere. Le ipotesi in campo sarebbero due: una leadership decisa e votata su Rousseau o un ritorno di Di Maio.