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Nuovo Dpcm, oggi la firma: cene con 10 invitati, coprifuoco e spostamenti

dpcm dicembre

Coprifuoco dalle 22, impianti sciistici chiusi, cene con non più di 10 invitati: le misure del nuovo Dpcm in vigore dal 4 dicembre.

Entro stasera, 3 dicembre, arriverà la firma del Premier Giuseppe Conte al nuovo Dpcm in vigore dal 4 dicembre al 10 gennaio che conterrà le misure anti contagio adottare in occasione delle festività natalizie. Mentre si attende un nuovo confronto con le Regioni non privo di tensioni, il governo ha approvato il cosiddetto Decreto Natale che stabilisce il divieto di spostamento tra regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio nonché quello tra comuni nelle giornate di 24 e 25 dicembre e 1 gennaio.

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Nuovo Dpcm: oggi la firma

Il provvedimento conterrà norme che spazieranno dall’apertura dei negozi al coprifuoco e dalla scuola fino ai suggerimenti per un pranzo in sicurezza. In particolare su quest’ultimo fronte dovrebbe esserci la forte raccomandazione a non ospitare persone non conviventi e a invitare non più di dieci persone.

Il coprifuoco

Nonostante le iniziali voci che parlavano di slittamento del coprifuoco, il divieto di uscire di casa se non per comprovate esigenze continuerà ad esserci dalle 22 alle 6. Nessuna deroga nemmeno nei giorni di festa: anche a Natale, Capodanno e nel giorno dell’Epifania varranno le stesse disposizioni. Inevitabile dunque l’anticipazione della consueta messa natalizia di mezzanotte, che con ogni probabilità si terrà alle 20.

L’apertura dei negozi

L’esecutivo avrebbe deciso di prorogare l’orario di chiusura dei negozi alle 21 in modo da evitare assembramenti e scaglionare gli ingressi in occasione dello shopping natalizio. Gli esercizi commerciali potranno rimanere aperti anche nel fine settimana e nei giorni festivi così come i centri commerciali e i grandi magazzini.

Al fine di evitare l’affollamento delle vie dello shopping gli amministratori locali potranno emanare ordinanze per chiudere strade e piazze ma anche limitare il numero di accesso nelle zone di maggior affluenza tramite dei distanziatori.

Impianti e piste da sci

Confermata, tra le ire dei governatori, anche la chiusura degli impianti sciistici per evitare le vacanze sulla neve. Una misura che non adotteranno gli stati confinanti come Austria, Svizzera e Slovenia: per disincentivare gli spostamenti si introdurrà una quarantena di dieci giorni per chiunque torni in Italia dall’estero.

Viaggi

Chi farà rientro sul territorio nazionale prima del 20 dicembre dovrà effettuare un test qualora torni da Belgio, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte), Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Spagna (inclusi territori nel Continente africano), Regno Unito e Irlanda del Nord. Chi torna dopo tale data, come predetto, dovrà isolarsi per dieci giorni qualsiasi sia lo stato di provenienza.

Natale e Capodanno

Il 24 e il 25 dicembre così come l’1 gennaio non sarà possibile uscire dal proprio comune di residenza. Il consiglio, per chi organizzerà pranzi e cene, è quello di rispettare il distanziamento e l’obbligo di mascherina quando non si sta a tavola al fine di ridurre al minimo il rischio contagio. In tali giornate i ristoranti saranno aperti soltanto per il pranzo nelle zone gialle e arancioni mentre resteranno serrati in quelle rosse.

Per sera di San Silvestro invece il governo ha stabilito che i ristoranti interni degli alberghi dovranno rimanere chiusi. Pertanto ai clienti sarà consentita soltanto la consumazione in camera.

La scuola

Mentre si attende una decisione definitiva sulla riapertura delle scuole superiori, l’ipotesi più probabile è che essa avvenga l’11 gennaio. Rimane invece la frequenza per elementari e medie così come già stabilito così come l’ipotesi di affidare ai prefetti il compito di riorganizzare il trasporto pubblico per scaglionare le presenze sui mezzi.