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Grillo: "Mes strumento inadatto, sì a patrimoniale per super ricchi"

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Beppe Grillo boccia il Mes: vuole optare per una patrimoniale senza aliquota progressiva.

Beppe Grillo è tornato a parlare dopo un lungo silenzio. Il co-fondatore del Movimento 5 Stelle, in un articolo pubblicato all’interno del suo blog, ha parlato di alcuni temi caldi al Governo: il Mes e la patrimoniale.

Il Mes

Beppe Grillo ha bocciato senza se e senza ma il Mes. “Non starò qui ad elencare le mille ragioni che ne fanno uno strumento non solo inadatto ma anche del tutto inutile per far fronte alle esigenze del nostro Paese in un momento così delicato“, ha scritto. “Ci ha già pensato il presidente del Consiglio Conte, dicendo più e più volte che disponiamo già di tantissime risorse e dobbiamo saperle spendere“.

La patrimoniale

Le due proposte maggiormente apprezzate dall’esponente del M5S sono una patrimoniale ai super ricchi e la possibilità di far pagare l’Imu e l’Ici non versata sui beni immobili alla Chiesa. “Da giorni ormai rimbalza sui social come sui giornali l’ombra nefasta dell’avvento di una patrimoniale sui beni mobili e immobili degli italiani. La proposta presentata da Leu e Pd e subito bocciata dalla commissione Bilancio della Camera che l’ha definita “inammissibile” prevedeva un’aliquota progressiva minima dello 0,2% sui patrimoni la cui base imponibile è costituita da una ricchezza netta superiore a 500mila euro e fino a un milione di euro, per arrivare al 2% oltre i 50 milioni di euro. Ma, fortunatamente, non è passata e quindi capitolo chiuso“.

E se – scrive Grilloper una volta, invece che sovraccaricare di tasse la classe media che sta lentamente scomparendo, si procedesse a tassare soltanto i patrimoni degli italiani più ricchi? Nel nostro Paese, secondo l’ultimo rapporto sulla ricchezza globale del Credit Suisse, ci sono 2.774 cittadini con un patrimonio personale superiore a 50 milioni di euro; se sommati, i loro patrimoni, ammonterebbero addirittura a circa 280 miliardi“. Per queste categorie si potrebbe ipotizzare un contributo una tantum per il 2021, eventualmente da replicare nel 2022.