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Crisanti attacca Gallera: "In Inghilterra si sarebbe dovuto dimettere"

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Crisanti attacca Gallera dopo la bufera social che lo ha visto protagonista di una presunta violazione di due disposizioni del dpcm 3 novembre

Il virologo Andrea Crisanti attacca duramente l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera dopo la bufera mediatica seguita alle foto postate sui social che proverebbero due violazioni delle disposizioni del dpcm 3 novembre.

Crisanti attacca Gallera

Dopo la bufera social delle foto postate domenica pomeriggio su facebook e instagram da Giulio Gallera – che proverebbero violazioni delle disposizioni del dpcm 3 novembre sull’attività fisica nelle zone arancioni- il virologo Andrea Crisanti attacca duramente l’assessore lombardo al Welfare.

All’AdnKronos infatti, il responsabile del Laboratorio di microbiologia e virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova, ha detto la sua in merito alla vicenda:

“Una corsa di 20 km e in gruppo, in una regione che si trova in zona arancione. L’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera per una cosa simile in Inghilterra si sarebbe dovuto dimettere. Ma siamo in Italia e questo non succederà. Comunque, non è un bell’esempio sicuramente”

La spiegazione di Gallera

Nel frattempo, Giulio Gallera sembra invece  voler evitare di parlare ulteriormente della gaffe che lo ha visto protagonista. Nei sui post social immediatamente seguiti alla bufera mediatica scatenata dalle sue foto infatti non risultano dichiarazioni in tal senso. Una spiegazione l’ha invece affidata al Corriere della Sera, commentanto quanto accaduto come una distrazione: 

“Sono uscito a correre, come faccio quando posso, lungo un percorso urbano tra quelli frequentati da noi runner milanesi. Ero solo, gli amici li ho incrociati alla partenza e poi ognuno è partito in base al proprio passo e alla distanza che si era prefissato. Io mi sentivo bene, le gambe andavano, avevo la musica nelle orecchie e, se c’era, non ho fatto caso ad alcun cartello che segnalasse il confine comunale. Avrò probabilmente sconfinato di un paio di chilometri e mi dispiace, ma non c’era alcuna intenzione, è avvenuto semplicemente perché ero soprappensiero, immerso nella corsa lungo un percorso milanese riservato a runner e ciclisti”