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Crisi di governo, si dimettono le ministre di Italia Viva: è rottura

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Il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha annunciato le dimissioni delle ministre Bellanova e Bonetti, nonché del sottosegretario Scafarotto.

Dopo l’ennesimo scontro consumatosi in Consiglio dei Ministri sul Mes, che ha portato le due ministre di Italia Viva ad astenersi sull’approvazione del Recovery Plan, la crisi di governo sembra sempre più imminente: nel corso della conferenza stampa iniziata alle 18:15, il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha infatti annunciato le dimissioni dal governo di Teresa Bellanova e Elena Bonetti, nonché del sottosegretario agli Esteri Ivan Scalfarotto.

Crisi di governo: oggi il discorso di Renzi

Nel corso della conferenza stampa, Renzi ha annunciato le dimissioni delle ministre Bellanova e Bonetti, nonché del sotto segretario Scalfarotto: “Credo che siano momento molto difficili, chi sa la fatica che si fa a dimettersi in politica sa che ci vuole grande coraggio e libertà, nonché senso di responsabilità. È moto difficile lasciare una poltrona che non aggrapparsi nella ricerca dello status quo”.

Il senatore Renzi ha poi aggiunto: Noi viviamo una grande crisi che nonché politica, ma pandemica. Stiamo discutendo da mesi dei pericoli legati alla pandemia. […] Noi siamo al fianco di tutti gli uomini che stanno lavorando contro il virus”.

L’attacco al governo

Entrando nel merito delle critiche al governo, l’ex premier ha affermato: “Abbiamo chiesto tre questioni al premier. Il primo è di metodo: non consentiremo a nessuno di avere pieni poteri, abbiamo fatto un governo per non darli a Salvini”, aggiungendo successivamente gli altri due punti di contrasto con l’esecutivo: “L’utilizzo in modo ridondante delle dirette tv, quello discutibile della delega ai servizi.

“C’è una drammatica emergenza da affrontare ma non può essere l’unico elemento che tiene in vita il governo. Rispondere alla pandemia significa avere desiderio e bisogno di sbloccare i cantieri e agire sulle politiche industriali”, ha aggiunto Renzi, spiegando: “Ci sarà un motivo se l’Italia è il Paese ha il maggior numero di morti e il Pil che crolla.

Il nodo del Recovery Fund

Sulla questione del Recovery Fund, il leader di Italia Viva ha rivendicato le posizioni assunte dal partito nel corso degli ultimi mesi: “Noi abbiamo fatto una grande battaglia sui fondi europei. Ci hanno dato degli irresponsabili ma poi ci hanno dato ragione, anche se molte cose non sono ancora state cambiate e penso all’impianto giustizialista della riforma della giustizia”.

Da qui poi, l’attacco alla maggioranza di governo: “Rimane un grande problema: perché non si prende il Mes. Il Mes vuole dire più fondi per la sanità. Se siamo in emergenza servono più soldi per la sanità e non prenderli per motivo ideologico è irresponsabile. Noi non saremo mai dalla parte di chi vuole più ideologie e meno realtà.

L’ipotesi di un’altra maggioranza

Renzi ha in seguito chiarito le posizioni di Italia Viva in merito alla formazione di una maggioranza alternativa a seguito della rottura con il governo Conte: “Noi non abbiamo nessuna pregiudiziale se non su un tema: noi non faremo mai i ribaltoni e non daremo mai vita a un governo con le forze della destra sovranista contro le quali abbiamo sempre combattuto”.

Ritornando al tema del Recovery Plan ha poi aggiunto: “Siamo pronti a discutere di tutto: a noi non interessa la nostra personale carriera, a noi interessa il Paese. Il Recovery Plan è una grande cosa perché da trent’anni l’Europa non ci dava l’occasione di spendere e per i prossimi trent’anni non ce la darà più. […] Voi dovreste dire grazie a Italia Viva, a chi studia i documenti. Quando diciamo che il Mes ha meno condizionalità del Recovery Plan noi diciamo la verità”.

Il commento di Vito Crimi

Pochi minuti dopo la conferenza stampa, Vito Crimi ha commentato le parole di Mattero Renzi: “Mi auguro che già da stasera il Consiglio dei Ministri possa proseguire i lavori sul Decreto antiCovid, sullo scostamento di bilancio e sui nuovi ristori da destinare alle imprese e ai lavoratori. Il MoVimento 5 Stelle continuerà ad assicurare la stabilità che serve adesso all’Italia per affrontare la crisi che stiamo vivendo ed uscirne al più presto”.

I probabili sviluppi della crisi

Nella mattinata precedente, il Premier aveva posto un aut aut al leader di Italia Viva: “Se si assumerà la responsabilità di una crisi di governo in piena pandemia, sarà impossibile rifare un nuovo esecutivo con il sostegno di Italia viva“. Azzerando di fatto le possibilità di un Conte ter a seguito di un rimpasto. Sono quindi diverse le ipotesi su ciò che potrebbe accadere se i partiti di maggioranza non dovessero trovare un’intesa e Renzi dovesse sfilarsi.

La pista più plausibile sembra quella della ricerca dei voti in Parlamento. Il Premier si recherebbe alle Camere per cercare il sostegno dei cosiddetti responsabili che possano bastare per avere una maggioranza. Si tratterebbe di un nuovo gruppo parlamentare di cui potrebbero far parte fuoriusciti del gruppo misto e berlusconiani critici.

Sullo sfondo c’è poi l’ipotesi di un cosiddetto governo di scopo che abbia anche il sostegno del centrodestra, anche se i partiti dell’opposizione (ma anche i democratici) non sembrano favorevoli a questa circostanza. Infine le elezioni anticipate, che data l’emergenza sanitaria e le imminenti scadenze sembrano essere la pista meno probabile. Resta ora da attendere l’annuncio di Renzi da cui dipenderanno le sorti dell’esecutivo.