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Ponte Morandi, bilancio aggiornato a 42 morti

ponte Morandi

Sono stati ritrovati gli ultimi dispersi del crollo del ponte Morandi. Tra loro anche una famiglia di tre persone. Morto anche un ferito

Fino alla mattina del 18 agosto erano cinque i dispersi del disastro che martedì 14 Agosto ha colpito Genova, dopo la caduta del ponte Morandi lungo l’autostrada A 10. Nonostante le interminabili ricerche dei vigili del fuoco, 340 gli uomini impegnati, dei dispersi non vi è ancora nessuna traccia.

Dispersi del ponte Morandi: chi sono

Il numero dei dispersi è drasticamente sceso nelle ultime ore, da dieci-venti si è passati a cinque sicuri. Le altre persone ipotizzate come disperse si sono rivelate essere, fortunatamente, altrove. Per i cinque invece, salvo miracoli, non vi è purtroppo altra spiegazione per la loro scomparsa. Cristian Cecala, la moglie Dawna e la loro bambina, la piccola Kristal, stavano andando in vacanza. La coppia era a convolata a nozze nel 2008 e dopo un anno avevano avuto Kristal, la bambina aveva quindi solo dieci anni. il 14 agosto erano partiti da Oleggio, paesino in provincia di Novara dove vivevano, direzione isola d’Elba. Avrebbero dovuto prendere il traghetto da Livorno intorno alle ore 17 ma a quel traghetto non ci sono mai arrivati. L’ultimo contatto con la famiglia l’ha avuto Antonio, fratello di Cristian, intorno alle ore 11, poi più nulla, nessuna risposta a chiamate ed sms. è quindi partita per Antonio una disperata ricerca dei suoi familiari, in obitori, ospedali ma niente, nessuno ha saputo dirgli niente. Ora si trova sotto il ponte, protetto dalla Croce Rossa,aspettando una conferma o un miracolo.

Come lui anche Paola, non vuole saperne di allontanarsi dal luogo del disastro. I volontari le hanno addirittura destinato una brandina e si impegnano per non lasciarla mai sola; ma non serve a molto, la donna è inconsolabile, distrutta dal dolore e logorata dall’attesa. Paola attende invece notizie del figlio, Mirko Vicini. Mirko stava smontando dal turno di lavoro, era alla guida del suo furgone dell’Amiu quando il ponte gli è crollato addosso. Mirko, dopo mesi senza lavoro era riuscito ad ottenere un contratto stagionale e al momento del crollo del ponte stava scaricando all’interno dell’isola ecologica con il collega Bruno Casagrande. Mirko è ancora disperso, sotto le macerie, la bara del suo collega è invece alla Fiera di Genova, dove nella mattina di oggi, sabato 18 agosto, si sono tenuti i funerali di stato. “Uno è qui, l’altro ancora no. Lui l’abbiamo salutato, ora – dicono – andiamo a cercare Mirko e vediamo di trovarlo”. Queste le parole dei colleghi di Bruno e Mirko, spezzati dal dolore.Il quinto disperso è invece Albert, di cui nessuno sa ancora nulla.

Le parole dei vigili del fuoco

340 i vigili impegnati negli scavi, nessuno dei quali disposto ad arrendersi fino a quando anche l’ultimo disperso sarà stato estratto. Queste le parole del responsabile degli Usar della Lombardia, Luciano Pacelli : “Il nostro lavoro è cercarli. Partiamo dall’idea che purtroppo sono lì, sperando ogni minuto che arrivi qualcuno a dirci che non è vero, e che li troveremo. Setacceremo ogni metro quadro di macerie fino a quando non ci riusciamo. Stiamo lavorando con pezzi di cemento estremamente grandi, tutt’altro scenario rispetto a quelli che siamo abituati a vedere in un terremoto. Oggi abbiamo dovuto cambiare due percussori per poter andare avanti. Quanto tempo ci vorrà? Quello che serve. Ma li troveremo, questo è certo”.

I punti in cui ora si concentrano le ricerche sono due: “Uno è sul tratto della ferrovia dove è crollato un grosso pezzo di ponte” continua Pacelli “l’altro è nei pressi del pilone che è collassato. Dalle simulazioni che abbiamo fatto pensiamo che sia in questi due punti che possa ancora esserci qualche auto”.