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Pregliasco: "A Natale picco d'influenza con sintomi simili al Covid"

Fabrizio Pregliasco

Pregliasco: "A Natale picco d'influenza con sintomi simili al Covid, questo A(H3N2) Darwin muta come tutti gli altri virus e schiva l'immunità pregressa"

Fabrizio Pregliasco è stato molto chiaro nella sua recente intervista rilasciata Fanpage: “A Natale picco d’influenza con sintomi simili al Covid”. Il virologo milanese mette in guardia contro l’ondata di “Australiana” che sta sommergendo il paese e spiega: “Quest’anno la stagione influenzale durerà più a lungo e sarà molto dura anche in Italia. Avremo almeno 10 milioni di casi entro febbraio, mentre il picco sarà sicuramente durante le festività di Natale“.

Pregliasco: “A Natale picco d’influenza”

Insomma, il direttore Sanitario dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi ha descritto un quadra abbastanza fosco, anche a considerare i numeri che sta facendo il virus stagionale con bollettino circa 770mila gli italiani a letto. Ha spiegato Pregliasco: “Abbiamo visto che ci sono dei virus che si modificano. Lo abbiamo capito col Covid ma lo sapevamo da anni con i virus influenzali. E questo virus, che si chiama A(H3N2) Darwin, dal luogo in cui è stato isolato per la prima volta, non è totalmente diverso dagli altri ma è una variante, che ha capacità diffusiva maggiore ed è stato individuato nell’emisfero australe durante il loro inverno”.

Un ceppo che “schiva” l’immunità

E quel ceppo “ha caratteristiche che schivano la pregressa immunità da precedenti malattie. Per cui può dare ampia prova di sé, come è successo in Australia, dove ad agosto, quando da loro era inverno, è stato all’origine della peggiore ondata degli ultimi 5 anni“. Lo scenario che prospetta Pregliasco è quindi netto: “Un gran numero di casi. Potremmo andare sugli 8/10 milioni alla fine della stagione, o forse anche di più, ponendola tra le influenze più pesanti degli ultimi anni anche per il nostro Paese. Per altro è cominciata prima perché ogni anno ha caratteristiche diverse a sta salendo proprio in questo momento. Credo che il picco arriverà a Natale, perché come sappiamo le festività agevolano baci, abbracci e viaggi“.