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Quarta ondata, il monitoraggio della Fondazione Gimbe: "Diminuiscono i contagi ma più ricoveri"

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Il 65% della popolazione ha ormai ricevuto almeno una dose, ma il presidente della Fondazione Gimbe dichiara: "Probabile una frenata ad agosto".

Nel pieno dell’estate preoccupa il rialzo della curva epidemiologica in Italia, soprattutto a causa della variante Delta, ormai diventata predominante anche nel nostro Paese. Dopo aver causato una brusca risalita dei contagi in Gran Bretagna e Spagna, la nuova mutazione del virus fa paura nel resto d’Europa e non solo. Negli Usa oltre il 93% dei nuovi positivi è legato alla variante Delta. Situazione analoga in Cina, dove la pandemia ha avuto inizio: nel Paese asiatico è stato imposto un nuovo lockdown per contenere il diffondersi della nuova variante. In Italia “siamo nella quarta ondata, come dichiarato dalla Fondazione Gimbe, che ha elaborato un ultimo monitoraggio sull’andamento della pandemia. Dai dati si nota un incremento dei ricoveri, mentre diminuiscono i contagi.

Quarta ondata, Fondazione Gimbe: il monitoraggio

I contagi continuano a salire, seppure a un ritmo meno sostenuto rispetto alla settimana precedente, ma restano sottostimati dall’insufficiente numero di tamponi“. A dirlo è Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, che solo sette giorni prima ha parlato di “quarta ondata” in corso nel nostro Paese.

L’ultimo monitoraggio realizzato dalla Fondazione Gimbe, relativo al periodo 28 luglio-3 agosto 2021, attesta un aumento del 36% dei ricoveri in area medica (arrivati a quota 2.196) e in terapia intensiva (258). Tuttavia, gli esperti precisano che: “Il tasso di occupazione dei posti letto a livello nazionale resta molto basso, rispettivamente 4% e 3%”.

A preoccupare sono quei 2,7 milioni di over 60 che non hanno ancora completato il ciclo vaccinale. Di questi ben 1,98 milioni non hanno ricevuto neppure la prima dose di vaccino anti-Covid. Cartabellotta, a tal proposito, ha fatto sapere:Le dosi non saranno sufficienti a mantenere il ritmo di 500mila somministrazioni al giorno e, in assenza di un deciso cambio di marcia nelle forniture di vaccini a mRNA, è ragionevole aspettarsi un rallentamento della campagna nel mese di agosto.

Quarta ondata, il monitoraggio della Fondazione Gimbe: quali sono le Regioni più colpite

Nella settimana 28 luglio-3 agosto, rispetto ai sette giorni precedenti, in tutte le Regioni (eccetto nella Provincia Autonoma di Trento e nel Lazio, colpito dall’attacco hacker) si rileva un incremento dei nuovi casi.

In 62 province l’incidenza è pari o superiore a 50 casi per 100.000 abitanti. In particolare, tutte le province di Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Veneto raggiungono o superano tale soglia. In quattro province si contano più di 150 casi per 100.000 abitanti. Si tratta di Cagliari (303), Ragusa (236), Caltanissetta (197) e Lucca (172).

Quarta ondata, Fondazione Gimbe: aumentano i ricoveri

L’ultimo monitoraggio della Fondazione Gimbe segnala una crescita dei posti letto occupati sia nei reparti ordinari sia in terapia intensiva. Renata Gili ha dichiarato: “Dopo i primi segnali di risalita si conferma un netto incremento percentuale dei ricoveri: +36% in area medica e in terapia intensiva”.

Alle sue parole fanno eco quelle del collega Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione Gimbe, il quale ha fatto sapere: “Aumentano gli ingressi giornalieri in terapia intensiva con una media mobile di 21 ingressi al giorno rispetto ai 14 della settimana precedente”.