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Quirinale, PD-M5S-LeU: “Atteso tavolo per un nome condiviso. Ipotesi scheda bianca primo scrutinio”

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Al termine del vertice del centrosinistra tra PD, M5S e LeU, è stato annunciato un tavolo con tutti i gruppi per scegliere un nome condiviso al Quirinale.

Il primo scrutinio per eleggere il 13esimo Presidente della Repubblica Italiana è, ormai, imminente. In questo contesto, si stanno susseguendo a ritmo serrato numerosi incontri pubblici e riservati che stanno coinvolgendo partiti e grandi elettori. In questo contesto, si è tenuto un vertice di centrosinistra che ha coinvolto il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle e Liberi e Uguali.

Quirinale, PD-M5S-LeU: “Atteso tavolo per un nome condiviso”

Lunedì 24 gennaio si terrà il primo scrutinio per eleggere il 13esimo Presidente della Repubblica Italiana: da quel momento, i partiti e i grandi elettori avranno tempo fino a giovedì 27 per decretare l’identità del successore di Mattarella.

In occasione delle prime tre votazioni, infatti, sarà necessario avere una maggioranza dei due terzi dei voti per poter eleggere il Presidente della Repubblica. A partire dalla quarta votazione, invece, sarà sufficiente raggiungere i 505 voti.

In attesa di essere chiamati a esprimere la propria preferenza, intanto, nella giornata di domenica 24 gennaio si stanno susseguendo a ritmo frenetico e incessante numerosi incontri pubblici e privati che stanno riguardano partiti e grandi elettori.

Nella mattinata di domenica, infatti, si è tenuto un vertice di centrosinistra alla Camera dei deputati al quale hanno partecipato il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle e Liberi e Uguali.

Al termine della riunione tra PD, M5S e LeU, che si è conclusa nel primo pomeriggio, Enrico Letta, Giuseppe Conte e Roberto Speranza hanno diramato una nota congiunta attraverso la quale hanno riferito quanto segue: “Servono candidati di alto profilo, largamente condivisi e che siano in grado di rappresentare tutti gli italiani. Nelle prossime ore, promuoveremo i confronti necessari per arrivare a un tavolo con tutti i gruppi parlamentari per indicare il nome condiviso”.

La nota congiunta, poi, ha fatto esplicito riferimento alle finalità che i partiti si propongono di perseguire in occasione della riunione fissata per la mattinata di lunedì 24 che precederà il primo scrutinio, asserendo: “Nella riunione di domani mattina sarà concordato il comportamento per la prima votazione”.

Quirinale, PD-M5S-LeU: “Ipotesi scheda bianca al primo scrutinio”

In relazione alle modalità che verranno messe in atto durante la prima votazione del 13esimo Presidente della Repubblica, al temine del vertice alla Camera, fonti di centrosinistra hanno riferito che è “molto probabile” che si decida di optare in prima battuta per la scheda bianca.

La decisione, tuttavia, verrà definitivamente presa nella mattinata di lunedì 24 gennaio.

Per quanto riguarda la riunione PD-M5S-LeU, invece, fonti del Nazareno hanno rivelato che tra Letta, Conte e Speranza si sia tenuto un “buon incontro”, vissuto all’insegna di un “clima positivo” e con “spirito unitario”.

A questo proposito, inoltre, è stato riferito quanto segue: “Finalmente ci si può confrontare sui nomi. L’identikit è quello indicato ormai da settimane: profilo non di parte, autorevole. Incontri che dovrebbero preludere a un tavolo tra tutte le forze politiche. Si ragiona su Andrea Ricciardi come profilo di presidente ideale”.

Quirinale, PD-M5S-LeU: atteso incontro tra Enrico Letta e Matteo Renzi

Nel pomeriggio di domenica 23 gennaio, intanto, il segretario del PD, Enrico Letta, dovrebbe incontrare il leader di Italia Viva, Matteo Renzi. Secondo quanto riportato da forti del Partito Democratico, inoltre, Letta dovrebbe confrontarsi a breve anche con Matteo Salvini e con gli altri leader del centrodestra.

In attesa dell’incontro tra il segretario del PD e del leader di Italia Viva, intanto, nel corso della sua partecipazione a Mezzo’ora in più, Matteo Renzi ha dichiarato: “Draghi ha salvato l’Italia, va bene a Palazzo Chigi, va bene al Colle, ma non può stare da entrambe le parti. Al Quirinale non si va contro i partiti. Penso che la candidatura di Draghi, ammesso che abbia una propria strategia, possa stare in piedi solo che abbia questo elemento politico. Al Quirinale ci vai soltanto con un’iniziativa politica – e ha aggiunto –. La prima possibilità è che si vada da un presidente o una presidente che garantisca Draghi a Palazzo Chigi, perché di perderlo non possiamo permetterci. L’alternativa è una scelta politica”.

Quirinale, PD-M5S-LeU: il tweet di Letta dopo il passo indietro di Berlusconi

Per quanto riguarda il centrosinistra, appare ormai evidente che l’intenzione di Enrico Letta e di Giuseppe Conteconsista nel trovare il modo di preservare il legame che attualmente esiste tra Quirinale e Governo. Entrambi i leader, infatti, sono consapevoli che solo garantendo la vicinanza tra le due strutture saranno in grado di rinsaldare l’unità dei propri gruppi parlamentari.

In questo contesto, quindi, si inserisce il tweet postato dal segretario del Partito Democratico, condiviso nella mattinata di domenica 23 gennaio, dopo aver appreso della revoca della candidatura al Colle di Silvio Berlusconi. Sul suo account Twitter ufficiale, infatti, Letta ha scritto: “Affrontiamo questo difficile passaggio coi nostri alleati. Coi quali a partire da oggi, dopo la fine della candidatura di Berlusconi che aveva bloccato fino a ieri tutto, concorderemo nomi e proposte”.

Quirinale, Conte sul vertice PD-M5S-LeU: “Simo molto soddisfatti”

Al termine del vertice PD-M5S-LeU organizzato alla Camera, si è espresso l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conteche ha commentato l’incontro con un “siamo molto soddisfatti”.

Il presidente del M5S, inoltre, prima della riunione, aveva affermato: “Il Movimento 5 Stelle ha un unico obiettivo e lo perseguirà fino alla fine: ha 235 voti di grandi elettori che mette a disposizione degli interessi degli italiani di avere un presidente autorevole che ci renda tutti orgogliosi di essere italiani e ben rappresentati. Continueremo a lavorare in questa direzione”.

Conclusa la riunione, Conte ha rivelato ai reporter: “Sono ottimista e lo sono ancor di più quando lavoro nell’interesse del Paese – e ha precisato –. Non abbiamo parlato di nomi”.

Ai giornalisti che gli hanno chiesto un commento sull’ipotesi di Pier Ferdinando Casini al Quirinale, invece, l’ex premier ha risposto: “Non abbiamo ancora parlato di nomi, neanche di lui”.

Sul “veto” posto dal M5S sul nome di Mario Draghi, infine, Giuseppe Conte ha ribadito: “Noi facciamo proposte, non poniamo veti”.

Quirinale, vertice di centrosinistra PD-M5S-LeU: i capigruppo alla Camera e al Senato di LeU

In merito alle imminenti elezioni del 13esimo Presidente della Repubblica, si è espressa anche la capogruppo di LeU al Senato, Loredana De Petris, che ha partecipato al vertice del centrosinistra alla Camera insieme agli altri capigruppo.

In questo contesto, la capogruppo al Senato di LeU ha affermato con fermezza: “Non si può partire dopo tutto questo stallo con un diritto di prelazione da parte del centrodestra. Serve una figura che possa rappresentare il Paese e non una marcatamente di parte”.

Sull’ipotesi di Mario Draghi al Quirinale, Loredana De Petris ha sottolineato: “Mario Draghi deve restare a Palazzo Chigi? Valuteremo la soluzione migliore per il Paese nel corso della riunione del centro sinistra”.

Il capogruppo alla Camera di LeU, Federico Fornaro, poi, a chi gli chiedeva se avessero in mente un nome di bandiera, ha risposto: “Si valuterà insieme. Oggettivamente Berlusconi era l’ostacolo maggiore sulla strada i un nome condiviso e votato dalla maggioranza”.

Quirinale, Matteo Salvini incontra i capigruppo alla Camera e al Senato, i governatori e i delegati regionali della Lega

Nel frattempo, nel pomeriggio di domenica 23 gennaio, è stato annunciato che il leader della Lega Matteo Salvini avrà un incontro con i capigruppo Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo. Successivamente, prenderà contatto con i governatori e i delegati regionali della Lega.

Sulle ormai imminenti votazioni volte a individuare il successore di Sergio Mattarella, Matteo Salvini ha dichiarato: “Dopo la straordinaria generosità di Silvio Berlusconi, il centrodestra è al lavoro nella certezza che – nell’interesse del Paese – da sinistra non ci saranno ‘no’ o veti incrociati come avvenuto fino a ieri. Siamo pronti a proporre donne e uomini di altissimo profilo”.