> > Raffreddore, perchè durante questa estate è più intenso?

Raffreddore, perchè durante questa estate è più intenso?

raffreddore intenso

Raffreddore: l'ultimo paradosso alla quale stiamo assistendo è il fatto che si presenta più intenso nel periodo estivo. Vediamo le cause

Anche se siamo d’estate, la probabilità di prendersi il raffreddore o una sindrome parainfluenzale in maniera più intensa, è molto porbabile. Vediamo i motivi.

Raffreddore intenso: le probabilità nel periodo estivo

Generalmente nel periodo estivo, le probabilità di contrarre il raffreddore o una sindrome parainfluenzale, sono ridotte. O perlomeno, si presentano in maniera più blanda rispetto al periodo invernale. Ultimamente invece, sono in molti a lamentare raffreddori, congestione nasale, ma anche starnuti, naso che cola, e sindromi parainfluenzali, difficili da debellare e che, rispetto agli anni precedenti, si presentano in modo più intenso. Data l’intensità dei sintomi e la situazione difficile che stiamo attraversando, in molti temono che si possa trattare di variante delta, dal momento che si presenta con sintomi simili al raffreddore. Invece le probabilità di essere contagiati da qualche rinovirus è molto elevata. I sintomi infatti, che negli anni precedenti si presentavano in maniera più sfumata, quest’anno stanno creando non pochi problemi ai soggetti che ne sono affetti, e in molti lamentano la difficoltà nel liberarsene, come la signora Holly Riddel, 50enne americana, che ha dichiarato: “Ho avuto un forte raffreddore, ma non ho mai sperimentato un virus come questo. Voglio che questo sparisca, non sono riuscita nemmeno ad allenarmi. Semplicemente non mi sento me stessa”.

Raffreddore intenso: le cause

A cercare di fare il punto sulla situazione, gli esperti, che hanno individuato le cause di questa situazione nelle nuove situazioni di vita alle quali ci siamo dovuti conformare, causa pandemia. Il distanziamento, l’uso delle mascherine, il frequente lavaggio delle mani, ha da una parte ridotto le probabilità di contagio, ma dall’altro ha indebolito il nostro sistema immunitario, che si trova maggiormente esposto anche a banali raffreddori, secondo cui se esposti ai suddetti patogeni possiamo rispondere in modo un po’ più lento del normale rischiando di prendere più facilmente un raffreddore o una sindrome parainfluenzale, che potrebbero presentarsi anche un po’ più intensi del solito.

Sempre secondo gli esperti, a causa delle restrizioni, sarebbero spariti due ceppi di influenza, in particolari il ceppo  H3N2 (virus dell’influenza A) e la linea B/Yamagata (virus dell’influenza B).

Raffreddore intenso: le parole degli esperti

Il dottor Paul Skolnik, immunologo e virologo presso la Scuola di Medicina “Carilion” del Virginia Tech, ha spiegato così al NYT, ha spiegato come mai il nostro immunitario non riesca a rispondere in modo adeguato a patogeni comuni: “L’esposizione frequente a vari agenti patogeni innesca o ravviva il sistema immunitario per essere pronto a rispondere a quel patogeno. Se non hai avuto quelle esposizioni, il tuo sistema immunitario potrebbe essere un po’ più lento a rispondere o non rispondere in modo completo, portando a una maggiore suscettibilità ad alcune infezioni respiratorie e talvolta a sintomi più lunghi o più protratti”. 

Per la dottoressa Satya Dandekar, infettivologa e immunologa, invece i problemi, oltre al sistema immunitario indebolito, sarebbero riconducibili a fattori quali stressdisturbi del sonnoabuso di alcol. Cattive abitudini che si sono incrementate a seguito della pandemia: “Quando una persona viene esposta a un agente patogeno, deve esserci una rapida accelerazione della risposta del sistema immunitario e delle cellule immunitarie. Con lo stress e altri fattori, l’esercito di cellule immunitarie è un po’ ostacolato e rallenta e potrebbe non essere in grado di reagire abbastanza velocemente per attaccare, dando abbastanza tempo all’agente patogeno per avere la meglio sull’ospite”.

Al momento la situazione viene monitorata costantemente dagli esperti del CDC americano, poichè ciò che preoccupa maggiormente è il virus respiratorio sinciziale (R.S.V.), che ha portato al ricovero di anziani e bambini.