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Ragazzina di 9 anni muore per un biscotto

Ragazzina di 9 anni muore per un biscotto

Isabel Marrero, 9 anni, è morta per aver mangiato per sbaglio un biscotto di cui era allergica. Isabel aveva scambiato la confezione per un'altra.

Ha scelto il biscotto sbagliato. Il dramma di Isabel Marrero, 9 anni, sta tutto nell’aver scambiato una scatola di biscotti per un’altra. Secondo i genitori, il fraintendimento sarebbe stato dovuto alla somiglianza delle confezioni dei prodotti. Isabel era affetta da una particolare forma di allergia, scatenatasi una volta che la bambina ha addentato, masticato e infine inghiottito il biscotto di cui era allergica. I familiari hanno lanciato un appello agli altri genitori di prestare maggiore attenzione ai prodotti che comprano per i loro figli.

La risposta dell’azienda

“Col cuore spezzato”. L’azienda Cadbury, produttrice dei biscotti in questione, appresa la triste notizia, si è aggiunta al cordoglio della famiglia della piccola Isabel. Come riporta il sito di Leggo, l’azienda ha fatto sapere che provvederà a modificare la propria confezione, così da evitare che errori simili si ripetano. Sempre su Leggo si legge che l’intento della Cadbury, sia di “evidenziare ulteriormente che i prodotti sono diversi“. Un’operazione che potrebbe richiedere molto tempo, sicuramente non meno di un anno, perché il prodotto proviene dall’estero e viene spedito poi in Australia, dove vive la famiglia di Isabel. Intanto, la madre della piccola, ha lanciato un appello agli altri genitori: “vi prego, leggete bene ogni volta che acquistate un prodotto, anche se lo hai comprato per 5 anni”.

La storia di Chiara

La vicenda di Isabel ricorda da vicino quanto accaduto a Chiara Ribechini, di 24 anni. Domenica 15 luglio 2018, la ragazza è morta per shock anafilattico. Sarebbe dovuta essere una serata tranquilla insieme a 2 amici e al suo ragazzo, invece si è trasformata in un incubo. Erano andati in quel ristorante nel pisano proprio per evitare che Chiara entrasse in contatto con pietanze di cui era allergica. La ragazza aveva mangiato lì altre volte, impensabile per la compagnia sospettare le drammatiche conseguenze. In un’intervista rilasciata a La Nazione, Nicola Gabbriellini, fidanzato della 24 enne, ha ricordato come si fosse subito accorto che qualcosa non andava: “Chiara stava malissimo. Le ho aperto la bocca, ho provato a tirarle fuori la lingua per non farla soffocare. È stato tutto inutile. Mi è morta tra le braccia“. Gli ingredienti di cui la ragazza era allergica erano il latte e le uova, ma per quella sera i ragazzi hanno voluto stare tranquilli e non scegliere ristoranti nuovi, ma andare in uno dove Chiara si sentisse tranquilla: “Proprietari e staff ormai sono nostri amici e conoscono alla perfezione l’allergia al latte e alle uova di Chiara. Sanno come devono cucinare. A fine serata i saluti e i primi “segni di sofferenza” nel parcheggio della struttura, che rendono necessaria un’iniezione salvavita di adrenalina nella gamba. Quindi la corsa folle, al buio, tra le curve della via di campagna che collega il borgo di Colleoli alla città di Pontedera”. Per la giovane 24 enne, però, non c’è stato più nulla da fare.