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Ragazzo senegalese cerca lavoro su Facebook, insultato

ragazzo senegalese

Un ragazzo senegalese che vive da anni a Galatina (Lecce) ha cercato lavoro su un gruppo di Facebook ed ha ricevuto pesanti insulti razzisti

Un ragazzo senegalese è stato vittima di un disgustoso fatto che ha come sfondo Facebook ed il razzismo. Fallou Ndiaye, 23 anni di età, vive ormai da ben 5 anni a Galatina (Lecce) e ha cercato lavoro scrivendo un post su un gruppo di Facebook. A questo punto, degli incivili hanno iniziato ad insultarlo pesantemente, utilizzando anche epiteti razzisti. Ci sono stati anche utenti che hanno preso le difese del ragazzo senegalese, ma coloro che hanno insultato sono comunque troppi per far parte di una società civile.

Ragazzo senegalese insultato

Le persone sul web possono dare il peggio di se stessi. Fallou Ndiaye lo ha scoperto sulla propria pelle, mettendo un annuncio sul gruppo di Facebook Cerco Offro Lavoro Lecce. Già a gennaio aveva scritto un post in cui cercava lavoro. Ma la seconda volta è stata sorprendente, per i motivi sbagliati. Fallou Ndiaye è un ragazzo senegalese di 23 anni di età, e vive ormai a Galatina, nel Leccese, da 5. Come esperienza, il giovane aveva fatto il lavapiatti presso un hotel di Rimini. Ma questo sembra non contare nulla nella testa di alcuni omuncoli.

Subito, nel giro di pochi istanti, alcuni utenti hanno iniziato a commentare il post annuncio del ragazzo senegalese e hanno iniziato ad insultarlo pesantemente, scadendo nel becero razzismo. Uno degli incivili ha scritto: “Mi serve uno raccoglie le banane. Ho un’azienda agricola, cerco scimmie”. La questione ha iniziato sfuggire di mano, ed il post annuncio di Fallou Ndiaye è stato rimosso, e con esso tutti quegli imbarazzanti insulti e commenti razzisti.

ragazzo senegalese

Solidarietà

Per fortuna, come il ragazzo senegalese ha fatto notare, ci sono stati, però, anche utenti che hanno preso le sue difese. Fallou Ndiaye ha affermato di cercare un lavoro che gli consenta di vivere degnamente. Il ragazzo senegalese sottolinea che tutti aspirino a questo, ad avere serenità. E il meglio che si possa trovare per se stessi e per i propri cari. Fallou Ndiaye Vuole ringraziare tutti coloro che lo hanno difeso e hanno detto bene di lui, e si dispiace per chi lo ha invece insultato. Il ragazzo senegalese afferma che non è solo qui che succedono cose del genere, in tutte le parti del mondo c’è gente cattiva e fortunatamente anche gente buona.

Solidarietà verso il ragazzo senegalese da parte del parroco della chiesa di Galatina. Don Dario De Pascalis ha affermato: “Mi sento impotente dinanzi alla richiesta di quel fratello senegalese, e sottolineo fratello”. Il parroco ha affermato di non poter aiutare il ragazzo senegalese a trovare un lavoro così come non riesce a farlo per gli altri miei fratelli, (e sottolinea fratelli), compaesani che spesso gli chiedono una mano in questo momento di crisi lavorativa. Don Dario De Pascalis vuole però chiedere scusa a nome di tutti i galatinesi che credono nei valori della fratellanza e dell’uguaglianza per le offese ricevute da Fallou Ndiaye ad opera di chi nei suoi confronti si è espresso in maniera discriminatoria su Facebook. Il parroco si augura che tutto questo sia un monito a cambiare le cose.

Anche il sindaco si è schierato con il ragazzo senegalese. Il primo cittadino di Galatina, Marcello Amante, ha affermato di essere rimasto sconcertato da quanto avvenuto. Secondo lui, non bisogna dare peso a questa minoranza che inneggia all’odio. Bisogna invece mettere in risalto chi agisce diversamente, in segno della solidarietà e della collaborazione.