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Recovery Plan, ok del CdM al Pnrr: via libera anche dalla Commissione Ue

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Disco verde da parte della Commissione europea al Recovery plan italiano da 221 miliardi. Decisiva telefonata di Draghi a Ursula von der Leyen.

È finalmente arrivato nella notte il via libera al Recovery plan italiano da 221 miliardi di euro. La Commissione Ue e il Consiglio dei Ministri hanno infatti approvato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che servirà ad ottenere 191,5 miliardi, ai quali si aggiungono altri 30 miliardi di fondo complementare. Il CdM è riuscito a riunirsi dopo ben due precedenti rinvii, causati dalle forti tensioni nella maggioranza in merito alla governance e al Superbonus al 110%.

CdM, via libera al Recovery Plan

È stato dunque un parto lungo e travagliato quello per l’approvazione del Recovery, con la Commissione europea da un lato che chiedeva maggiori garanzie sulle riforme e l’applicazione di un cronoprogramma verificabile, mentre dall’altro le forze della maggioranza che spingevano per la proroga – poi ottenuta, pur con il rinvio degli stanziamenti alla prossima legge di bilancio -della vigenza del Superbonus, in modo tale da portare la scadenza al 31 dicembre 2023. Questo aspetto è stato particolarmente voluto dal M5s (tramite Giuseppe Conte) dal Pd e da Forza Italia, mentre Liberi e Uguali chiedeva invece garanzie in merito all’inclusione sociale e alla parità di genere.

Da parte loro invece, i Dem hanno insistito affinché nel Pnrr fosse inserita una clausola a favore dell’occupazione giovanile e femminile, con la Lega che invece ha chiesto di intervenire sulla bozza del piano eliminando la parte in cui si esplicitava la volontà di non prorogare Quota 100 oltre il 31 dicembre di quest’anno.

La telefonata tra Draghi e von der Leyen

Alla fine però è stata una telefonata tra Mario Draghi e Ursula von der Leyen a sbloccare definitivamente la situazione e a consentire la riunione del CdM. Ora la Commissione Ue avrà 60 giorni di tempo per dare una propria valutazione sul piano italiano e se questa sarà positiva potrà scattare l’anticipo del 13%, equivalente a circa 24 miliardi di euro.

Nella giornata di lunedì 26 aprile infine, il Piano verrà presentato alla Camera dei Deputati e martedì al Senato per l’approvazione definitiva. Una volta avuto l’ok del Parlamento, il testo verrà dunque inviato a Bruxelles nella giornata di venerdì prossimo.