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Reddito di cittadinanza, Garavaglia: "Frena l'economia, da cambiare con la prossima legge di bilancio"

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Secondo il ministro Massimo Garavaglia il reddito di cittadinanza va cambiato perché così strutturato è un freno per l'economia.

Il ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha affermato che il reddito di cittadinanza distorce il mercato del lavoro e frena la ripresa economica, motivo per cui secondo lui occorre cambiare la misura già con la prossima legge di bilancio.

Garavaglia sul reddito di cittadinanza 

Intervistato dal Messaggero, l’esponente leghista ha messo in luce che “adesso ci sono persone che preferiscono vivere con i sussidi anziché accettare i lavori disponibili che chiunque può ottenere“. Diversi imprenditori, ha spiegato, lamentano la stortura creata sul mercato del lavoro dalla misura cavallo di battaglia dei Cinque Stelle. In sostanza, ha sottolineato, fa una vera e propria concorrenza al reddito da lavoro. Da strumento a tutela dei lavoratori che avevano perso l’occupazione e leva della politica attiva del lavoro, ha aggiunto, ora si sono trasformati nell’esatto contrario: un disincentivo al lavoro e una concorrenza sleale. 

Chi percepisce il reddito di cittadinanza troppo spesso preferisce infatti rinunciare a offerte o svolgere qualche attività in nero piuttosto che andare a lavorare. Ciò ha conseguenze devastanti non solo per l’impatto economico ma anche per l’atteggiamento che rischia di innescarsi in ampie fasce della popolazione “per cui è meglio vivere con sussidi che accettare i lavori che si possono ottenere“.

Garavaglia sul reddito di cittadinanza: “Va cambiato”

Garavaglia ha quindi ribadito che la misura va cambiata già nella prossima legge di bilancio. Quest’anno è costata più di 4 miliardi, che diventeranno 9 entro fine la anno (2 in più rispetto al 2020). In una fase tanto delicata, ha evidenziato, il paese non può continuare a permettersi simili esborsi per rispetto sia di chi tutti i giorni va al lavoro che per chi, oggi, deve rinunciare ad agganciare la ripresa economica.

Garavaglia sul reddito di cittadinanza: “Non tutti fanno la loro parte”

In questa maggioranza, ha rivendicato, la Lega sta mettendo da parte alcuni dei propri vessilli per onorare un impegno assunto davanti al Paese a differenza di altri che, con la difesa ostinata e ideologica del reddito di cittadinanza, non sta facendo la loro parte. Non ha escluso che possa essere perché il Partito Democratico, che ha in gestione il ministero del Lavoro, non vuole entrare in rotta di collisione con un possibile e futuro alleato politico (il M5S).