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In Lombardia come nelle altre regioni italiane: da settimane i medici in prima linea nella lotta al virus confermano che in terapia intensiva arrivano principalmente pazienti non vaccinati. Succede anche in Lombardia e a confermarlo è Letizia Moratti, vicepresidente e assessore al Welfare.
Terapie intensive in Lombardia, Moratti: “Solo non vaccinati”
Ospite a Telelombardia, Letizia Moratti ha dichiarato: “Nelle terapie intensive della Lombardia non ci sono persone vaccinate, ci sono non vaccinati, la notizia è questa”.
I dati riportati, secondo la Moratti, dovrebbero essere sufficienti “a convincere gli indecisi“.
Terapie intensive in Lombardia, Moratti raccomanda il vaccino anti-Covid
L’invito del vicepresidente della regione Lombardia è chiaro: per contenere la diffusione del virus ed evitare nuovi blocchi in autunno, è fondamentale vaccinarsi contro il coronavirus.
Poi ha tenuto a sottolineare: “Con soddisfazione dico che 7,6 milioni di lombardi sono vaccinati, pari all’85% della platea sopra i 12 anni. Di questi l’88% con due dosi, il 99% la prima“.
“Siamo la prima regione in Italia grazie a un lavoro straordinario. Siamo tra i primi al mondo, siamo in zona medaglia”, ha aggiunto.
Terapie intensive in Lombardia, Moratti: “Buona risposta da parte dei giovanissimi”
Descrivendo la campagna vaccinale lombarda, Letizia Moratti ha espresso soddisfazione e sottolinea la buona adesione mostrata dai ragazzi.
Infatti, ha precisato: “Abbiamo avuto una risposta buona dai giovanissimi, pari al 73% dai 12 ai 19 anni. L’idea di ripartire a scuola in sicurezza ha convinto i genitori. Una risposta eccellente l’abbiamo avuta anche dai 20enni con 87%: si sono resi conto che per muoversi la vaccinazione è il mezzo più sicuro“.
Quindi ha fatto sapere: “Le fasce più critiche sono i 30enni e 40enni. Abbiamo previsto un progetto con Confindustria Lombardia per incentivarli attraverso l’estensione dei vaccini dagli hub alle aziende“.