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Opposizioni contro il premierato, La Russa fa scoppiare la polemica: “La riforma ridimensiona il Quirinale”

opposizioni contro premierato

A seguito delle dichiarazioni rilasciate da Ignazio La Russa, le opposizioni sono insorte contro le riforme che riguardano il premierato.

È caos negli ambienti di Governo: le opposizioni sono insorte contro il pacchetto di riforme che prevede la rivoluzione del premierato accusando la maggioranza di voler ridimensionare e comprimere il potere del Quirinale e del presidente della Repubblica.

Riforme, opposizioni contro il premierato: “Ridimensiona il Quirinale”

A far scoppiare la bufera, esplosa in tutta la sua potenza nella giornata di lunedì 18 dicembre, è stato il concetto di “costituzione materiale” espresso dal presidente del Senato Ignazio La Russa. La seconda carica dello Stato, nel corso del suo discorso pronunciato in presenza dei giornalisti che seguono le vicende di Palazzo Madama stando in prima linea, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul futuro e sul ruolo del Quirinale nel caso in cui la riforma del premierato dovesse essere approvata.

Per La Russa, “i poteri costituzionali del Presidente della Repubblica non verranno intaccati” dalla riforma in quanto “nessuno degli articoli” che li riguardano verrà modificato. Il politico di Fratelli d’Italia, poi, ha precisato che “c’è una Costituzione materiale ormai che attribuisce” al Capo dello Stato “poteri più grandi di quelli che originariamente la Costituzione prevedeva e un’elezione diretta del Presidente del Consiglio potrebbe ridimensionare l’utilizzo costante di questi ulteriori poteri, ridimensionarli non eliminarli”.

Le parole del presidente del Senato sull’iniziativa promossa dalla maggioranza hanno mandato su tutte le furie le opposizioni, che si sono subito mobilitate. In particolare, la minoranza non ha gradito le considerazioni esternate sui poteri del Quirinale. E così le critiche hanno cominciato a cadere a pioggia.

Botta e risposta tra minoranza e La Russa

“La destra sta facendo dei tentativi a volte composti, a volte scomposti, per ridurre il Presidente della Repubblica ai minimi termini. Il premierato è l’espressione di una democrazia populista, che si preoccupa solo del contatto diretto tra il capo e il popolo. È il riflesso autoritario che scatta nella destra”, ha tuonato Graziano Del Rio, autorevole voce del Partito Democratico.

Il leader di Più Europa, Riccardo Magi, invece, ha osservato che “suonano allarmanti le parole della seconda carica dello Stato”. E ha aggiunto: “Il Governo ritiri questa riforma e ripresenti un testo condiviso che non sia un pericoloso accrocchio costituzionale”.

Ancora più spietato è Angelo Bonelli. La Russa, infatti, secondo il portavoce di Europa Verde, si dovrebbe dimettere con effetto immediato.

Intanto, già a seguito delle prime contestazione ricevute a poche ore dalle dichiarazioni rilasciate, la seconda carica dello Stato è intervenuta ribadendo il suo “totale rispetto” verso Mattarella. La Russa, inoltre, ha attaccato le opposizioni, tacciandole di “analfabetismo costituzionale” per averlo contestato.