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Roma, Expo 2030: i progetti che vedrebbero la luce in caso di assegnazione

Capitale

Roma è tra le città candidate a sede Expo 2030: per un'esposizione pensata da Tor Vergata ai Fori Imperiali, tra i progetti ci sono l'Expo Solar Park e le Vele di Calatrava

Una maxi bimba che pianta un albero vicino al Colosseo, tre ragazzi giganteschi seduti sui ruderi del Parco degli Acquedotti e un’enorme pittrice che ridipinge il Gazometro. Con un tema intitolato Persone e Territori: Rigenerazione, Inclusione e Innovazione, Roma è tra le città candidate a sede Expo 2030. Ecco i progetti che potrebbero vedere la luce, se a novembre la capitale italiana vincerà la gara d’appalto del progetto.

L’Expo Solar Park e le Vele di Calatrava

Un parco energetico solare di centocinquantamila metri quadrati, firmato dall’architetto Carlo Ratti, direttore del Senseable Lab del MIT di Boston. Con una capacità di produzione fino a trentasei mega watt, si candida a essere il più grande parco solare urbano al mondo e sorgerebbe a Tor Vergata. Composto da centinaia di alberi energetici formati da pannelli che si aprono e si chiudono durante il giorno (offrendo anche ombra ai visitatori), l’Expo Solar Park verrebbe diviso in tre parti: città, boulevard e parco, in un passaggio graduale da urbano a naturale che va da ovest a est. Sede degli eventi più prestigiosi sarebbero invece le Vele di Calatrava, emblema della trasformazione urbana che parte dal quartiere di Tor Vergata: dopo l’Esposizione Universale, diventerebbero un polo della conoscenza aperto agli studenti. Accanto alle Vele, un ingresso che fungerà da punto di accesso principale con una serie di nuovi collegamenti di trasporto e mobilità.

Un’esposizione diffusa

Il centro dell’Expo sarebbe Tor Vergata, ma l’esposizione sarebbe diffusa e si estenderebbe fino ai Fori imperiali. Nei padiglioni ci sarebbe un punto di appoggio per scambi tra studenti e tra coloro vorrebbero proseguire a lavorare insieme anche dopo l’Expo (non solo per Roma e l’Italia). Il valore complessivo dell’Expo a Roma è stato stimato a 50,6 miliardi di euro. Undicimila sarebbero le nuove aziende generate nella Capitale e trecentomila i nuovi posti di lavoro: dieci miliardi l’effetto economico diretto, più di diciotto quello indiretto.