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Roma, ponte della Magliana a rischio crollo: "gravi difetti"

Ponte della Magliana

Remo Calzona, allievo di Morandi (quello del ponte crollato a Genova) lancia un appello al Campidoglio: chiudete il viadotto della Magliana.

Dopo il crollo del ponte Morandi a Genova sotto osservazione, soprattutto dai media, le altre strutture che potrebbero cedere da un momento all’altro causando l’ennesimo disastro. Tra queste il ponte della Magliana, finito di costruire attorno al 1950 ma mai collaudato. Il professor Remo Calzona, allievo di Morandi, avverte che il viadotto capitolino che collega i quartieri Portuense e Ostiense ha “gravi difetti” e invita il Campidoglio a chiuderlo per l’elevato “rischio di collasso”.

Ponte della Magliana mai collaudato

Il ponte crollato a Genova “ha presentato subito una ‘difettosità intrinseca’ che meritava un controllo permanente” sottolinea il professor Remo Calzona, ex docente di Tecnica delle costruzioni a La Sapienza di Roma e allievo di Morandi. Dalle pagine del Corriere della Sera l’ingegnere avverte però che anche il ponte della Magliana a Roma “presenta da tempo gravi difetti”.

Il viadotto, lungo circa 220 metri, passa sopra il fiume Tevere e unisce fin dal dopoguerra i quartieri Portuense e Ostiense. Il problema però è che “è un ponte fuorilegge da quando è stato aperto, nel 1950” visto che non è mai stato collaudato e non sono state fatte prove di carico e di tensione, come denuncia il professor Calzona. A metà degli anni ’70 del secolo scorso una commissione d’inchiesta aveva confermato i problemi strutturali consigliando il Comune a non utilizzare il viadotto. Invece, ogni giorno, centinaia di auto e mezzi anche pesanti transitano sul ponte, che viaggiano da e per Fiumicino.

Calzona lancia quindi un appello al Comune di Roma perché “il ponte della Magliana ha oggi elevate possibilità di un crollo. – e spiega – Il rischio di collasso è nell’ordine delle cose. Ha superato di quasi vent’anni il termine della vita di questo tipo di strutture, e sono anni che i danni subiti sono sotto gli occhi di tutti”. “Il Campidoglio – chiarisce – dovrebbe immediatamente chiudere il ponte ricordandosi che non è mai stato collaudato e che presenta da tempo forti segni di rischio crollo. Si tratta semplicemente di applicare la legge”.