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Bagaglio a mano a pagamento: le motivazioni di Ryanair

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Nuova norma Ryanair: il secondo bagaglio a mano in stiva sarà a pagamento. La dirigenza spiega: l'obiettivo è la "riduzione dei ritardi".

Risale a gennaio la dichiarazione del direttore marketing di Ryanair che confermava la possibilità di portare a bordo dei voli low cost della compagnia aerea irlandese: “Sarà mantenuta la possibilità di portare gratuitamente due bagagli a bordo“, aveva detto. Dopo meno di nove mesi da questa dichiarazione lo stesso Jacobs annuncia il dietrofront della compagnia, comunicando che questa prassi verrà ribaltata: sarà possibile portare gratuitamente in cabina un solo bagaglio a mano di dimensioni estremamente ridotte.

Ryanair, secondo bagaglio a mano a pagamento

Ryanair cambia nuovamente le norme riguardano il secondo bagaglio a mano: a partire da tutti i voli che partiranno dal primo novembre e dai voli che verranno prenotati dopo il primo settembre sarà possibile portare a bordo gratuitamente un solo bagaglio a mano di dimensioni ridotte: 40 centimetri per 20 per venticinque, cioè delle dimensioni utili a far stare il bagaglio nel vano sotto al sedile. Per portare in cabina un piccolo trolley da riporre nella cappelliera invece, si dovrà pagare un sovrapprezzo dai sei agli otto euro, entrando così a far parte della categoria “Prioritaria”. In alternativa alla categoria Prioritaria, sarà possibile imbarcare un bagaglio al di sotto dei dieci chili in stiva, con un sovrapprezzo dagli otto ai dieci euro.

I motivi della decisione

Ryanair giustifica questa scelta affermando che: “Non è una questione di soldi, quanto piuttosto di tagliare i tempi“. A sostegno di questa affermazione la compagnia riporta i dati della statistica che avrebbe fatto propendere la dirigenza per questa scelta: il 30% dei passeggeri Ryanair è già nella categoria Prioritaria, un secondo 30% non porta in stiva un secondo bagaglio a mano e solo il 40% rimanente sarà quello colpito dalla nuova politica e verrà redistribuito nelle altre due categorie.

Eppure agli affezionati Ryanair i conti non tornano: l’aumento del costo del carburante e l’aumento degli stipendi ai dipendenti concesso dopo lo sciopero di fine luglio porteranno la compagnia a perdere un capitale tra gli 1,25 e gli 1,35 miliardi di euro annui. Tale cifra potrebbe essere parzialmente tamponata con gli introiti previsti per questa nuova norma.

Ciononostante la dirigenza Ryanair insiste: “Crediamo che il servizio sulle borse più grosse debba essere pagato dove la tariffa media è sotto i 40 euro. Ma non ci aspettiamo di guadagnare di più: è una questione di riduzione dei ritardi“. La procedura di registrazione dei secondi bagagli gratuiti infatti significa: “lavorare a 120 valigie gratuite per volo, cosa che porta a ritardi negli avvicendamenti di 25 minuti tra i voli”. I ritardi riducono l’efficienza della compagnia e la possibilità di aumentare il numero di voli offerti ai clienti. In quest’ottica, sempre a partire da novembre “non ci sarà più etichettatura gratuita di bagagli al gate”.

Le conseguenze per i passeggeri

I nuovi provvedimenti costringeranno i passeggeri a pagare anticipatamente l’imbarco del bagaglio prioritario o in stiva, rendendo in questo modo più prevedibile la gestione dei bagagli a mano in cabina: con la normativa vigente capita quasi sempre che alcuni dei bagagli a mano debbano essere messi comunque in stiva, perché le cappelliere non sono abbastanza spaziose.