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Ryse Son of Rome: recensione, prezzi, console, trucchi

Ryse Son of Rome

L'eccezionale grafica di Ryse Son of Rome rende unica l'esperienza di gioco. Ambientato nell'antica Roma di Nerone, rivisitata e idealizzata.


Ryse Son of Rome è un gioco pensato e progettato per Xbox One e PC.

Grafica

Uno degli aspetti principali è proprio questa: la grafica. Precisa, dettagliata e incredibilmente realistica, attira l’attenzione del giocatore che estasiato è pronto ad aspettarsi il meglio. Tuttavia, questa rimane l’unica questione degna di effettiva menzione all’interno di questo gioco grandioso. Nonostante i personaggi siano sciatti, le loro espressioni sono cariche di emozioni che noi stesse riusciamo a percepire. Forza interiore ed odio riescono a fuoriuscire dagli occhi degli amici e dei nemici protagonisti della narrazione. Nonostante, inoltre, questa non sia delle migliori, riescono a far trapelare un grande pathos all’interno della cornice del gioco che ci fa avanzare, che ci porta a continuare nell’universo di gioco. Per alcuni il fervore presentato, graficamente s’intende, all’interno dei combattimenti è degno di essere ricollegato allo scenico 300.

Narrazione

Benché questa non rappresenti la miglior narrazione creata, è necessario descriverla, poiché insieme alla grafica rappresenta in parte lo scheletro dell’intero storytelling. Il protagonista Marius, vittima di un’attacco da parte dei barbari, che gli sterminano completamente la famiglia, si vede costretto alla vendetta. Entrerà in conflitto con le tribù bretoni, dando il via ad una vera e propria concatenazione di massacri, vendette e violenze.

Retto da un sentimento pulsante, dall’amore, dalla virtù e dall’onore l’uomo agisce a causa del dolore provato. Una perpetua vendetta bramata costantemente, che permane in tutta l’azione di gioco.

Combat system

Questo è il vero tallone d’Achille dell’intero sistema. Infatti alla grafica eccelsa di questa versione di gioco, corrisponde un pessimo sistema di combattimento. Il combattimento pecca nella velocità, nella modalità e nella consecuzione degli attacchi, presentando il sistema free-flow con delle accelerazioni e decelerazioni relative alle mosse.

I tipi di attacco possibili per il nostro protagonista romano sono due: la schivata e la parata con lo scudo, per proteggersi dai nemici. Entrambi i colpi sono portati a termine con velocità e decisione. Mentre per quanto riguarda l’attacco, l’obiettivo sarà sempre il nemico più vicino. Questo verrà colpito con una sequenza di colpi atta ad eliminarlo, per poter passare ad un altro nemico.

Tra le abilità di Marius: la possibilità di applicare il comando aquila di fuoco e il colpo di grazia. Il primo consiste nel portare più colpi possibili in minor tempo, il secondo, permette di godere di un bonus dopo l’uccisione del nemico. Inoltre, a proposito di quest’ultima abilità, Marius, attivando il colpo di grazia potrà godere di invulnerabilità. La conseguenza di questi bonus, favorisce la riuscita nelle battaglie, rendendo così, forse, troppo semplice il gioco.

A lasciare un po’ di amaro in bocca, anche la possibilità di attivare la tecnica della furia. Questa nientemeno permette di rallentare l’azione dei nemici, facilitandoci ulteriormente il combattimento, e neutralizza qualsiasi tipo di difesa avversaria.

Perplessità si avvertono anche intorno alla varietà dei nemici che incontriamo. Dopo un’esperienza di gioco durata ore, sono state riconosciute circa cinque tipologie diverse di nemici. Come si capisce questa questione limita notevolmente l’enfasi del gioco che risulta di questo passo altamente ripetitivo.

Varianti di gioco

Le armi a disposizione come variante all’arma standard, sono semplici e basilari. Sui tratta si giavellotti, utilizzati anche nell’avanzamento normale. E’ inoltre possibile richiamare a supporto qualche arciere tramite l’uso del Kinect. Tutto sembra sfociare, a quanto dicono le recensioni, in un situazione un po’ sospesa. Dove sentimenti di curiosità si alternano a sensazioni deludenti. Anche le mappe sono basilari, quasi limitanti e scontate. Probabilmente ciò è reso possibile dalla complessità del tema rappresentato.

Il mondo romano infatti, con gli intrighi, i complotti, le guerre e scontri, rappresenta un ventaglio quasi impercorribile completamente. Pochi sono stati i temerari a volerne affrontare l’ingente tematiche. Loro ci sono in parte riusciti, in altre un po’ meno. Si tratta comunque di problemi risolvibili, e che sicuramente verranno risolti per garantire una fruibilità migliore.

Si tratta per certi aspetti di un genere picchiaduro spaccattutto, in cui non si fa altro che sterminare chiunque capiti a tiro. I combattimenti non sembrano evolvere il personaggio che all’interno di questo sistema appare limitato come il resto. Ryse Son of Rome, appare così un videogame particolarmente lineare, che non accresce la nostra curiosità, e non presenta svolte incredibili all’interno della trama.

Xbox One

Per quanto sia un gioco notevolmente limitante, Ryse Son of Rome, è da valutare sotto l’aspetto grafico. Su questo piano infatti non sembra scendere a paragoni con molti altri giochi. Inoltre la console per cui è stato progettato, l’Xbox One, sembra rendere la giusta definizione a questa eccellente rappresentazione della tecnologia grafica.

Ryse Son of Rome viene spesso paragono al Cavaliere Oscuro, più comunemente noto come Batman, ma da questo prende notevolmente le distanze, se non nella modalità di combattimento rallenty, a cui viene sottoposto il protagonista.

Non rimane che addentrarsi in questo mondo antico e cercare di immedesimarsi completamente, facendo quanto più possibile un’esperienza di gioco superlativa. Vestire i panni del centurione romano ci proietterà in quei tempi.

Tempi in cui piombavano a casa barbari, provenienti dalla più disparate terre. Barbari pronti a tutto pur di sopravvivere. Pronti ad assalire, aggredire e massacrare la tua famiglia, la famiglia di Marius e di molti altri, coinvolti in questa vendetta.

Come già accennato il tema sollevato sembrerebbe essere molto complesso e in molti hanno rinunciato a portare a termine l’incarico, ripiegando su tematiche più usuali e ricorrenti.

La storia

La storia di Ryse Son of Rome è ripresa e rivisitata in maniera tale da ambientare la storia in una cornice romana. Ma attenzione, i fatti non sono riportati con estrema esattezza. Infatti il tempo i cui ci troviamo è il tempo di Nerone, ma troviamo il Colosseo completo di tutto. Il che è impossibile poiché il Colosseo sarebbe stato ultimato di li a 10 anni. Un altro elemento fuorviante è che l’imperatore ha due figli, che in realtà non ha mai avuto. Uno di questi sembra il ritratto di Commodo, presente nel film “Il Gladiatore”.

Una Roma Antica, interessante e idealizzata, tra salti temporali di qualche secolo. L’unico consiglio che è possibili dare, è di giocarci. Giocarci per capire la storia e per vivere un’esperienza di grafica unica.