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Ancora un dissing tra Salmo e Luchè, i nuovi singoli fomentano il botta e risposta

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Salmo vs Luchè, continua il dissing tra i due artisti

Ancora un dissing in stile Salmo vs Luchè: i singoli in uscita scrivono un ennesimo capitolo della rivalità che lega tra loro i due artisti. Cosa si sono detti a colpi di rime i cantanti.

Salmo vs Luchè, continua il dissing tra i due artisti

Un nuovo dissing ha arricchito la rivalità artistica tra Luchè e Salmo. La tensione che lega il trapper emergente al rapper affermato è nata agli inizi del 2019, quando Salmo sentenziò che il suo album fosse superiore a Potere, realizzato dal collega sardo. Il rapper di Napoli aveva anche precisato che tutti gli album a cui aveva partecipato in quel periodo fossero i migliori dischi rap dell’anno, osservando che era difficile restare in cima. Subito Luchè si sentì attaccato e replicò negando che gli album del rapper fossero i migliori e che la Marylean di Salmo fosse un plagio della sua Je ce credevo. Dopo aver definito il nemico un “rapperino invidioso”, il trapper svelò anche di avere un cellulare inglese sul quale conservava messaggi in cui Salmo lo elogiava per il suo talento. La storia del cellulare si è trasformata in un meme virale ed è diventato un tormentone sui social. Da questo momento in poi, tra i due è guerra aperta, portata avanti a suon di rima.

Recentemente, a risvegliare l’ormai antica rivalità è stato proprio il rapper con il brano 64 Bar per Redbull in cui fa riferimento a Luchè. Il trapper sardo ha subito risposto al nemico giurato con il suo ultimo singolo Estate dimmerda 2 in cui lo accusa di essere commerciale e di giocare sporco pur di fare sold out ai concerti.

Il telefono inglese

Il dissing è una forma di sfida verbale tipica tra rapper che, in questo modo, si criticano e si insultano a vicenda con le loro canzoni. Ne sono un esempio dissing famosi tra trapper come Sfera Ebbasta e Ghali, tra Dark Polo Gang e Gemitaiz o, ancora, tra Young Signorino e Achille Lauro.

L’usanza di sfidarsi a colpi di rime e versi taglienti è caratteristica della cultura rap internazionale: gli artisti italiani, quindi, non fanno eccezione.

Tornando a Luchè e Salmo, la rivalità tra i due è esplosa dopo l’ultimo dissing. Con il suo ultimo singolo, infatti, il trapper sardo ha criticato il rapper per la commercialità delle sue canzoni e per aver insultato le sue fan. Lo ha anche accusato di aver regalato dei biglietti per assicurarsi il tutto esaurito per il concerto a San Siro. Il brano, poi, si chiude con un’incisione in cui si sente Salmo elogiare Luchè mentre lo presenta durante un concerto di qualche tempo fa.

A far scatenare l’ira del trapper è stato il freestyle del rapper napoletano in cui fa riferimento all’inferno. “L’inferno lo conosco bene, ci tornerei per farci un mese, una vita di promesse spese, driiin… squilla il telefono inglese“, dice Salmo in 64 Bars. Il riferimento è, appunto, alla polemica scoppiata nel 2019 con Luché. Alle parole del nemico, il cantante sardo ha risposto in modo minimalista ma incredibilmente tagliente con “Passo e chiudo”.