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Coronavirus, alcuni guariti risultano ancora positivi: cosa significa?

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Alcuni pazienti guariti dal coronavirus sono risultati positivi ai test: gli esperti rassicurano però che ciò non vuol dire che siano ancora contagiosi.

Alcuni individui guariti dal coronavirus risultano comunque positivi pur non presentando più i sintomi. É quanto successo, per esempio, al 14% delle persone dimesse dagli ospedali della provincia cinese del Guandong. Non solo, la medesima situazione ha riguardato anche quattro operatori sanitari e altri cittadini cinesi di altre zone: cosa significa?

Coronavirus: i guariti positivi

Innanzitutto non bisogna pensare che continuare ad essere affetti dal virus significhi automaticamente poterlo trasmettere. L’essere positivi non coincide infatti con l’essere contagiosi. Il leader del team anti-coronavirus di Shangai, Zhang Wenhong, ha spiegato che secondo i dati nazionali non si è mai verificata la trasmissione del virus da parte di un malato guarito.

Anche Stanley Perlman, docente di Microbiologia e Immunologia presso la University of Iowa Hospitals and Clinics di Iowa City ha confermato che l’esito del test non indica necessariamente contagiosità. Ha inoltre fatto notare che un test positivo indica che il virus era presente 1-2 giorni prima. Dunque può anche essere che nel frattempo non sia più presente nel corpo.

La maggior parte degli esperti comunque, per evitare che possano accadere contagi, ha suggerito di rivalutare gli attuali criteri per le dimissioni dall’ospedale, l’uscita dalla quarantena e la fine del trattamento. Tra questi vi erano la risoluzione dei sintomi respiratori, il miglioramento sostanziale delle lesioni dimostrato da una Tac al torace e due test negativi consecutivi eseguiti a distanza di almeno un giorno. Qualora queste circostanze avessero luogo, i pazienti devono comunque rimanere in auto isolamento per altri cinque giorni.