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Coronavirus, Usa: test scova infettati prima che diventino contagiosi

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L'esame dell'agenzia Usa Darpa può essere utilizzato contro il coronavirus: scopre chi ha contratto la malattia in un giorno.

Gli scienziati Usa hanno sviluppato un test che identifica gli infettati da coronavirus prima che diventino contagiosi. Si tratta di una possibile svolta nella lotta alla Covid-19 che sta spaventando il mondo. A sviluppare il test è stato un gruppo di ricercatori che lavora per il Pentagono. L’esame era stato originariamente realizzato per essere utilizzato sulle vittime delle armi biologiche e chimiche nel corso di eventuali guerre così combattute.

Coronavirus: il progetto di Darpa negli Usa

Il progetto è dell’agenzia Darpa (Defense Advanced Research Projects Agency), dunque delle forze di Difesa statunitense, ma adesso potrebbe essere “trasferito” ai civili. Il test sarà infatti sottoposto al via libera “urgente” della Food and Drug Administration (Fda) entro una settimana.

L’analisi del sangue

Per identificare negli Usa gli ammalati da coronavirus prima che diventino contagiosi si procede con un’analisi del sangue in grado di rilevare virus, anche 24 ore dopo che è stato contratto. Ciò accade quindi prima prima che si siano manifestati i sintomi e soprattutto prima che il malato possa trasmetterlo ad altre persone. Attualmente sono disponibili test che identificano l’infezione circa quattro giorni prima, ma non basta. L’obiettivo è scovare i portatori del virus prima che mostrino sintomi e diventino contagiosi, cosa che generalmente si verifica tra i due ed i quattordici giorni dopo l’infezione.

Colmata una lacuna diagnostica

“Il test colma una lacuna diagnostica in tutto il mondo – ha detto Brad Ringeisen, a capo dell’Ufficio per le tecnologie biologiche della Darpa – poiché interviene sulle fasi immediatamente successive all’infezione. Se otteniamo l’approvazione della Fda, ciò cambierà le regole del gioco. La risposta immunitaria si sviluppa immediatamente dopo l’infezione e perciò ci aspettiamo una diagnosi di infezione da Covid più sensibile che in precedenza”.

Entusiasmo tra gli scienziati

“Siamo tutti estremamente entusiasti. – ha affermato Eric Van Gieson, che ha istituito il programma di caratterizzazione e osservazione epigenetica della Darpa – Vogliamo implementare questo test il più rapidamente possibile, ma allo stesso tempo condividerlo con altri che potrebbero volerlo utilizzare nei propri Paesi”.