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Coronavirus, c'è un legame con l'uso di sigarette elettroniche?

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Il coronavirus potrebbe avere un legame indiretto con le patologie legate all'utilizzo di sigarette elettroniche.

Uno studio pubblicato su Laryngoscope Investigative Otolaryngology sostiene che possa esserci una legame tra il coronavirus e l’EVALI ovvero la malattia polmonare connessa all’utilizzo di sigarette elettroniche e probabilmente causata dalla vitamina E acetato. Il primo caso di morte per EVALI, il cui acronimo indica e-cigarette, or vaping, product use-associated lung injury, era stato riscontrato la scorsa estate negli Stati Uniti e aveva avuto una grande risonanza mediatica. Apple, ad esempio, aveva rimosso dai suoi digital store tutte le app collegate alle sigarette elettroniche in quanto le riteneva dannose.

Coronavirus, c’è legame con le sigarette elettroniche?

Secondo quanto sostenuto dalla recente ricerca, i danni polmonari causati dall’EVALI aumenterebbero il rischio di contrarre il Covid-19 in forma più grave, soprattutto tra i giovani, grandi svapatori e normalmente a basso rischio. Un dato evidenziato dalla studio è che, mettendo a confronto la mappa dei ricoveri da EVALI con quella dei contagi da Covid-19 negli Stati Uniti, le regioni più colpite dalla EVALI sono spesso quelle più colpite dalla Covid-19.

Attenzione però a non commettere l’errore di considerare le due patologie come legate da un rapporto di causa ed effetto. Ciò che lo studio ha sottolineato è soltanto che l’uso di sigarette elettroniche potrebbe indirettamente esporre i più giovani a rischi maggiori di soffrire di forme gravi di Covid-19. I casi di EVALI sono oltretutto di gran lunga meno frequenti di quelli di Covid-19.