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Coronavirus, scoperto nuovo anticorpo: nei topi previene la malattia

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Un'equipe di ricercatori cinesi ha scoperto un anticorpo che neutralizza efficacemente il coronavirus Sars-CoV-2, prevenendo il contagio nei topi.

Buone notizie dalla Cina, dove un team di ricercatori coadiuvato da scienziati dell’Università di Pechino ha scoperto un anticorpo che neutralizza il coronavirus in maniera decisamente più efficace rispetto a quelli testato fino a questo momento. L’anticorpo, chiamato BD-368-2 e selezionato tra altri 13 scoperti dall’equipe durante la sperimentazione, si è dimostrato inoltre valido nel prevenire il contagio da coronavirus in topi che non erano mai stati esposti all’agente patogeno.

Coronavirus, scoperto nuovo anticorpo

Per poter ottenere gli anticorpi neutralizzanti il team di ricerca guidato dal professor Sunney Xie, direttore del Beijing Advanced Innovation Center for Genomics, ha prelevato e analizzato il sangue di 60 pazienti affetti da Covid-19, sequenziandone l’RNA virale a singola cellula ad alto rendimento di cellule B. Proprio all’interno del sangue dei pazienti gli scienziati hanno identificato circa 8.500 anticorpi, dei quali però solo 14 erano in grado di neutralizzare il patogeno e tra questi il giù citato BD-368-2 è risultato essere il più efficace.

Successivamente, l’anticorpo BD-368-2 è stato iniettato in topi che non erano mai stati a contatto con il coronavirus e che erano stati modificati geneticamente per potergli far esprimere il recettore delle cellule presenti nel corpo umano: l’ormai noto Ace2. A questo recettore si lega infatti la proteina S o Spike del SARS-CoV-2 che da in seguito vita al processo di replicazione e dunque all’infezione da Covid-19. Nei topi già contagiati e trattati con l’anticorpo BD-368-2 la densità del coronavirus all’interno dell’organismo è diminuita di circa 2.400 volte, mentre nei roditori in salute la somministrazione dell’anticorpo ha impedito che questi sviluppassero l’infezione. Un risultato eccezionale, che secondo i ricercatori cinesi potrebbe essere il primo passo per lo sviluppo di un farmaco dal principio di base simile a quello della terapia al plasma.