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Coronavirus, otto vaccini alla fase 3: quando potranno essere distribuiti?

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Otto dei 176 vaccini contro il coronavirus sono all'ultima fase di sperimentazione: quando presumibilmente saranno pronti?

Mentre i contagi da coronavirus a livello globale hanno superato quota 27 milioni, continua la corsa per trovare uno strumento efficace che permetta di sviluppare gli anticorpi: in tutto il mondo ci sono otto candidati vaccini giunti alla fase 3 della sperimentazione clinica. Sergio Abrignani, ordinario di Patologia generale all’Università Statale di Milano e direttore dell’Istituto di genetica molecolare Romeo ed Enrica Invernizzi spiega quando presumibilmente saranno pronti.

Vaccini contro il coronavirus

L’esperto ha spiegato che su 176 vaccini sviluppati, di quelli giunti all’ultima fase dei test e che nei prossimi mesi porrebbero essere disponibili ve ne sono tre basati su vettori virali (AstraZeneca, CanSino e Gamaleya), tre su virus inattivati (tutti cinesi) e due su Rna (Moderna e BioNTech/Pfizer). Il primo è il cosiddetto vaccino di Oxford che secondo il ministro Speranza potrebbe già arrivare entro la fine del 2020 per essere distribuito in primis a medici e anziani con patologie.

Complicato prevedere quando la fase 3, che consiste nella somministrazione delle dosi a 30-40 mila persone, potrà arrivare alla fine: essa può infatti durare dai sei mesi a diversi anni. Secondo Abrignani è molto difficile che al termine del 2020 alcuni dei finalisti possano aver completato l’ultima fase della sperimentazione. Probabilmente, ha continuato, ci saranno dati preliminari di efficacia e sicurezza che serviranno a valutare il rapporto fra il rischio di infezioni gravi e il beneficio di un vaccino ancora non definitivamente promosso. Ragionamenti che, ha sottolineato, porteranno le autorità sanitarie a decidere se somministrare le prime dosi a particolari gruppi, come gli operatori sanitari, con un procedimento non standard.

Mentre infatti nell’iter normale un vaccino viene dato solo dopo una prova definitiva di sicurezza ed efficacia, nel caso della pandemia il corso si è deciso di percorrere una fase emergenziale facendolo produrre alle aziende durante gli studi per essere pronti subito dopo l’ottenimento dei primi risultati.