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Asintomatici non rilevanti nel contagio: lo studio di Wuhan

Covid

Analizzando i dati di screening si è scoperto che gli asintomatici non hanno un ruolo rilevante nel contagio da Covid.

Secondo uno studio condotto a Wuhan, città dove è nata la pandemia di Covid-19, la trasmissione del virus da soggetti asintomatici non è rilevante nella diffusione dei contagi. Questo non vuol dire che il contagio da un asintomatico non è possibile, ma grazie alle mascherine, al distanziamento e all’igiene delle mani, questo metodo di trasmissione avrebbe un ruolo marginale.

Asintomatici non rilevanti nel contagio

Un team di ricerca internazionale, guidato da scienziati della Scuola di Sanità Pubblica del Tongji Medical College presso l’Università Huazhong delle Scienze e della Tecnologia, in collaborazione con la Norwich Medical School dell’Università dell’East Anglia, la Wuhan Municipal Health Commission, la Jiangxi Science and Technology Normal University e altri istituti, hanno determinato che la trasmissione da asintomatici non è significativa. I ricercatori, coordinati dai professori Fujian Song, Xiaoxv Yin e Zuxun Lu, sono giunti a questa conclusione dopo aver analizzato i dati di uno screening di massa su 10 milioni di cittadini di Wuhan, condotto tra il 14 maggio e il primo giugno. Lo scopo era valutare lo stato di rischio dopo il lockdown. Gli scienziati hanno identificato 300 casi di asintomatici, che non hanno mai avuto sintomi. I campioni virali di queste persone non sono risultati “vitali”, ovvero non avevano la capacità di infettare. Le persone asintomatiche, infatti, hanno una carica virale bassa e una durata dello spargimento virale molto scarsa.

Questo lavoro conferma che la trasmissione della COVID-19 può essere controllata con successo da interventi non farmaceutici ben implementati, tra i quali l’uso delle mascherine, l’igiene delle mani, il distanziamento sociale, il tracciamento dei contatti e il lockdown. In realtà, indossare la mascherine è ancora comune nei luoghi pubblici a Wuhan” ha spiegato Fujian Song in un comunicato stampa dell’ateneo. Gli scienziati hanno condotto i test sierologici e hanno rilevato che almeno 2 su 3 degli asintomatici avevano avuto in precedenza il Covid. “Poiché il rischio che i residenti vengano infettati nella comunità è stato notevolmente ridotto, quando i cittadini suscettibili sono esposti a una bassa dose di virus, possono tendere ad essere asintomatici a causa della loro stessa immunità” ha spiegato il professor Song. Una parte degli asintomatici, inoltre, potrebbe essere rappresentata da falsi positivi. Il dottor Simone Gold dell’America’s Frontline Doctor ha spiegato che lo studia conferma ciò che i medici sanno già, ovvero che la trasmissione dagli asintomatici non è la causa primaria della pandemia.